lunedì 30 dicembre 2013

C.O. Gori. La Russia baluardo potente e deciso contro la deriva islamista

Noi con la Russia, e la Russia con noi e PER noi...


Qui, nella foto, soldati russi rendono gli onori ad i resti di  un loro commilitone straziato dagli islamisti. 
Nel giro di poche ore a Volgograd, in Russia, due sanguinosissimi attentati degli islamisti. 
Questi attentati nella Federazione Russa dimostrano che la nuova Russia, multietnica e multireligiosa, pur criticabile a livello politico da alcuni punti di vista, ma recuperando, al "centro", tra l'altro, anche autentici valori cristiani, è nel mondo un baluardo potente e deciso, contro il montare delle marea islamista...avendocela, lei stessa, anche in casa. 
E a questo punto (purtroppo so di fare solo un discorso retorico) gli Stati Uniti, se volessero esser coerenti, se non volessero altri "11 settembre" e segg. "in casa", (e questo vale anche per gli "euro-servi" e per la sinistra “euro-demo-scema”), invece che aiutare i terroristi islamisti in Siria e da altre parti, dovrebbero smettere (a parte l’Afghanistan)  di far la parte (all'estero) degli apprendisti stregoni e rompere (anche a prezzo grosso sacrificio economico, ma guardando al futuro) con l'Arabia Saudita e quegli Stati del Golfo che finanziano con petrodollari questi terroristi islamisti tagliagole...e nemici fanatici e implacabili di TUTTI quelli che non sono come loro. Ragioniamo un po’:  altrimenti questi tagliagole islamisti in giro per il mondo, di per sé  "con le pezze al culo", che ora in Cecenia e nel Caucaso e in Siria e in Nigeria, in Pakistan, nello Yemen, in Somalia,  ecc. ecc. voglion dovunque fare le "repubbliche fondamentaliste islamiche" sotto la sharia,  dove li troverebbero, se non in Arabia Saudita & C., varie volte, anche se non sempre, con l’avallo degli Usa, i fondi necessari per far queste rivolte e questi attentati?

                                                     




                           Carlo Onofrio Gori

Giorgio Napolitano...vattene!!!

Giorgio Napolitano non è più il nostro presidente...

Costui......ci son stati presidenti, a mio avviso politico ed umano, buoni e meno buoni rispetto ai problemi che avevano davanti ed al tempo nel quale vivevano... alcuni, addirittura... pessimi, ma pur con tutti i suoi difetti dovuti anche all'età, il "mio" vero Presidente resta il grande Sandro Pertini , un galantuomo vero e un gentiluomo della sinistra per g-r-a-n-i-t-i-ca integrità morale e partecipazione ai problemi ed al riscatto dei deboli, sempre a lui presente (se penso un esempio più o meno coevo all'estero e in altra situazione, per queste caratteristiche, penso a lui, come a Salvador Allende).
Mi spiace, ma Napolitano, e da altre parti ho spiegato il perché "politico" e "umano", non è proprio, alla prova dei fatti, così com'era Sandro Pertini. Ha sì "battuto il colpo", ma solo "da ultimo e per forza", sugli scandali del recente decreto governativo "salvaRoma"!
"Questo rieletto", da tempo, e alla prova dei fatti, non lo sento più come "mio" presidente...anche se viene dal vecchio PCI, nel quale ho con gioia e partecipazione per lungo tempo militato, ma nel quale "lui", ad un certo punto, arrivò a rappresentare, nelle forme che in quell'ambito gli erano consentite, non tanto una "corrente" liberal-socialista o socialdemocratica (sarebbero state, per lui, troppo a sinistra!!!) ma una corrente "migliorista" che si definì, per un generico liberal-democraticismo, già allora, confrontato all'oggi, da far apparire Matteo Renzi come un pericoloso rivoluzionario!!!.
Ha adulato i "poteri forti", ha tenuto uno stile di vita, certo, ben nelle forme che gli son state istituzionalmente consentite e che ha di buon grado accetto, lussuoso, senza nessun rispetto pratico per la sofferenza del Paese. Ha chiamato Monti e tutto il seguito di “euro-capaci”, Fornero compresa, ("capaci" si fa per dire...solo a far bella figura con i banchieri “euro-killer”, a salvare, sì , lo spread, ma a far pagare sempre e cmq. ai deboli ...vd. suicidi di operai e imprenditori) ha dopo affondato il buon, seppur politicamente modesto, Bersani, non dandogli un incarico "pieno" ( e la maggioranza, bene o male il "Bersa" l'avrebbe presa anche al Senato, magari dall'"esterno" dividendo, sul piano fattivo, il M5S), ha affondato Prodi (prima e dopo), ha scandalosamente rimesso politicamente in pista Berlusca, (non tanto perché di destra ma perché, quest'ultimo umanamente immorale e politicamente incapace) malgrado la mancata grazia...e che vogliamo, "a sinistra"... di più????


                                                                                                                                                C.O. Gori

domenica 29 dicembre 2013

C.O. Gori: Santiago de Cuba, gennaio 1989

Cuba: ricordi di tempo fa...


..ricordi "internazionalisti" in una mia foto del 1989...tanti anni fa...: anziani al Parque Céspedes, nel centro di Santiago de Cuba, in una giornata come tante altre...tanti anni fa.....eeehhh...., e meno male che a Cuba c''erano gli anziani!!!...in molte altre parti dell'America latina allora non ci potevano essere, perché, per molti motivi "sociali", era fisicamente e semplicemente difficile arrivare ad essere...anziani!!!


                                                                                 COG

domenica 22 dicembre 2013

C.O. Gori: approvata il 22 dicembre 1947 la Costituzione della Repubblica Italiana

La Costituzione della Repubblica Italiana

Oggi 22 dicembre, nell'urgenza delle spese (ma lasciamo perdere...) natalizie, molti si sono dimenticati che proprio in questo giorno, il 22 dicembre, nell'anno 1947,  l'Assemblea Costituente approvò la Costituzione della Repubblica Italiana, che poi venne promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947 per venir dopo pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed infine entrare in vigore il 1º gennaio 1948. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato italiano, ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, e fondativa della Repubblica italiana. 
Oggi, ai mutamenti sopravvenuti nel frattempo e soprattutto negli anni 2000 può senz'altro esser oggetto di correzioni ed adeguamenti nella Parte seconda e cioè: "Ordinamento della Repubblica" (articoli 55-139), ma per quanto riguarda i "Principi fondamentali" (articoli 1-12); e la Parte prima: "Diritti e Doveri dei cittadini" (articoli 13-54); la nostra Costituzione resta a tutt'oggi un baluardo di civiltà invalicabile e sempre, allo stato dei fatti, rivendicabile, in concreto, nella vita di tutti i giorni, da tutti i cittadini della Repubblica italiana. 


Principi fondamentali

Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. » (Piero Calamandrei, Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 gennaio 1955)

                                                                                 COG

domenica 15 dicembre 2013

Nelson Mandela

Oggi i funerali in SudAfrica di Nelson Mandela, gran leader africano (e non solo).  Ricordi: un opuscolo pieghevole di varie pagine che feci per il Comune di Pistoia nel lontano 1989, quando Mandela era ancora in galera e  quando il Comune di Pistoia gli assegnò la cittadinanza onoraria...

                                     Carlo O. Gori








lunedì 2 dicembre 2013

C.O. Gori. Ucraini a Kiev "europeisti", quando da noi questa Europa dell'Euro non la vuole quasi più nessuno

I dimostranti "pro-euro" in Ucraina: ma chi li paga?


Mentre in Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, ecc. ecc. (fuorché in Germania) i dimostranti di varia estrazione politica scendono spesso in campo a dimostrare contro "questa-Europa" dei banchieri e dell'Euro che più o meno lentamente ci sta strangolando, nelle piazze di Kiev, capitale "occidentale" dell' Ucraina, in questi giorni abbiamo addirittura dei rivoltosi pro-"questa"-Europa: insomma ci vogliono entrare! 
A noi viene subito in testa un interrogativo: chi li paga? Vecchia domanda "dietrologa", ma che è sempre, in ogni tempo, valida e solo per cercar di capir meglio certi fenomeni "spontanei". E per la serie...ormai le "novelline", i media- occidentali, non ce le dovrebbero raccontar più. 
Dopo le passate "primavere" - "arancione" in Ucraina, "arabe" da altre parti ecc. ecc. - oggi i violenti manifestanti di Kiev (il resto dell'Ucraina è, come vedremo, altra cosa) stanno rinunciando alla presenza sul lavoro o allo studio per assediare e occupare i palazzi del potere ucraini, da quando il Presidente liberamente eletto, Viktor Ianukovich, ha rinunciato, anche su pressioni della Russia di Putin, ad entrare in "questa" nostra antipopolare Europa dell'euro e dei banchieri. 
Quindi, ritorniamoci, è strano mentre nella nostra, in "questa Europa", crescono le tendenze non "anti-Europa", ma anti-"questa"-Europa, "quelli", là ad Est, a Kiev, fanno un casino enorme per entrarci! 
I russi hanno, in soldoni detto agli Ucraini: volete entrare in "quella" Europa? Ebbene, pagateci il fortissimo debito che avete con noi, perché dopo il vostro ingresso nell'UE ci sarà nei nostri confronti e a nostro svantaggio una fortissima concorrenza di merci. 
Vorrei sapere, ma occorrerebbe fare un'analisi approfondita -forse, se vuole, lo slavista mio amico Renato Risaliti ci potrebbe, qui su FB, in tal senso "illuminare" - le motivazioni dei manifestanti di Kiev, e a "chi serve" e perché, questa improvvisa rivolta filo-europea-dell'euro: insofferenze anti-russe degli ucraini-occidentali? Ci può stare. 
Oppure speranze nei fondi europei dei quali vari Paesi dell'Est hanno tratto beneficio, a nostre spese di "vecchi-europei" della CEE- da quando, dopo la caduta del Muro, in Germania hanno deciso di far entrare, da Est e da Sud, nell'UE, ... "cani-e-porci"? del resto mentre prima in "questa -Europa" sono stati successivamente individuati il qusrtetto non affidabile dei PIGS - Port., Irl., Gre.,Spa., - poi hanno individuato anche i PIIGS con l'aggiunta dell'Italia). 
Boh??? 
Insomma il fenomeno - al di là delle motivazioni "ideali" degli ucraini di Kiev, ampiamente qui da noi mostrate dai media occidentali, andrebbe studiato per le sue "vere" ragioni e per i "veri mandanti". 
I polacchi che ne pensano, ma soprattutto i tedeschi che ne pensano? Gli americani che ne pensano? E il Vaticano, che a suo tempo divise-insieme-ai-tedeschi-la-Jugoslavia, che ne pensa oggi???? 
Ricordiamoci, per distinguere la "cruciale" Kiev rispetto al resto dell'Ucraina, che sul referendum sull'Urss, a suo tempo, il 72% degli ucraini votò liberamente per il mantenimento dell'Urss. 
Del resto, storicamente, l'Ucraina è stata identificata come "la Russia di Kiev" per distinguerla, ma non contrapporla, alla "Russia di Mosca".
Ucraini, date retta a noi che ci stiamo e che (salvo i tedeschi e pochissimi altri) la subiamo: non vi conviene entrare in "questa" Europa dei banchieri, delle privatizzazioni assurde, dell'individualismo sfrenato, ecc.: potreste all'inizio pensarne di avere un beneficio, ma poi ne paghereste duramente le conseguenze come accade alla maggior parte di noi.

                                                                   Carlo O. Gori

Renato Risaliti L'Ucraina è un paese spaccato in due su vari piani: storico,etnico linguistico e religioso, economico, culturale ,sociale e oserei dire persino psicologico. Mi riesce difficile capire come e perchè possa rimanere unito. Anni fa in un mio scritto feci la previsione che se l'Occidente insisterà nel volere l'Uvraina nella UE potrà ottenere un paese perennemente instabile con conseguenze gravide di pericoli per la pace europea e mondiale. Dixi et salvavi animam meam Renato
  • Carlo Onofrio Gori leggo e riporto da Renato Risaliti: "Renato Risaliti L'Ucraina è un paese spaccato in due su vari piani: storico,etnico linguistico e religioso, economico, culturale ,sociale e oserei dire persino psicologico. Mi riesce difficile capire come e perchè possa rimanere unito. Anni fa in un mio scritto feci la previsione che se l'Occidente insisterà nel volere l'Ucraina nella UE potrà ottenere un paese perennemente instabile con conseguenze gravide di pericoli per la pace europea e mondiale. Dixi et salvavi animam meam Renato" In quento all'Euro e a "questa" Europa..vero che occorre in campo europeo far qualcosa da noi, per quanto riguarda le magagne nostre, ma l'euro è stato concepito a "misura tedesca" e i tedeschi se ne approfittano. Un governo italiano serio istituirebbe un viceministero o un sottosegretariato per studiare un'exit-strategy (e sarebbe un bel segnale x i finanzieri di Bruxelles). Penso che alle prossime elezioni questi avidi banchieri europei - li aveva ben così designati lo stesso Mitterand negli anni '80 - possano capire la lezione solo da un trionfo shock delle forze, non "anti-Europa", ma anti-"questa"-Europa". Altrimenti non lo capiscono...anche se poi pulire le stalle in casa nostra è cosa buona e giusta...comunque ...colpa di Prodi che insieme a Ciampi ci ha fatto entrare nell'euro alle condizioni tedesche e poi colpa del governo Berlusconi e dei ministri berluscones che non hanno rimediato controllando, anche, sui prezzi....in sostanza la maggior parte del popolo italiano si è trovata con metà patrimonio e stipendio al momento dell'entrata e della prima gestione dell'euro...una piccola parte s'è arricchita e continua su quell'abbrivo ad arricchirsi...questo i "soloni" non ce l'avevano prospettato...

    • Fabio Pacini Io credo, molto modestamente,che al di là di tante e differenti motivazioni ( accesso ai fondi europei,p.e.),il vero motore che pora tanti ucraini a cercare l'Europa occidentale , identificata nella UE, sia molto semplicemente il desiderio di non assecondare un nuovo movimento verso la Russia nel timore che possa trasformarsi in una sorta di nuova annessione.Ucraina e Bielorussia ( Russi piccoli e russi bianchi) sono in bilico fra farsi rifagocitare sotto una forma o l'altra nella grande madre russa o staccarsene definitavamente e orientarsi verso occidente.i futuri anni ci diranno se la forza demografica,culturale,storica ed economica della Russia ricomincerà a costituire la base per la sua nuova espansione
      Quanto ai risultati dei referendum,Carlo, essi spesso sono caretterizzati dal timore popolare di cambiare.Solo le elite trascinano il popolo ai cambiamenti. Anche in Algeria,il popolo votò per il mantenimento dell'unione con la Francia..

  • Carlo Onofrio Gori ...è sicuramente una delle motivazioni, Fabio, ma vorrei sapere chi in questo momemento e per suoi peculiari interessi (ormai, qui in Europa, dopo la caduta del Muro, non è più questione di comunismo o non) ...ci "rimesta"....anche ai nostri danni di cittadini e contribuenti italiani...
  • Fabio Pacini Si, carlo è piacevole parlare con te e,siccome mi sembri interessato a quello che penso, ti dico che mi sembra evidente da quanto sta avvenendo in Europa in questi anni che anche la Germania, oltre la Russia, si sia " rimessa in moto" ed, a mio avviso, i segnali certi sono proprio lo smembramento della Cecoslovacchia e della Yugoslavia secondo le linee storiche delle ambizioni tedesche,quelle cioè di contornarsi di pissoli Stati s atelliti dipendenti politicamente ed economicamente dalla germania riunificata. In questa ottica non mi meraviglierebbe che essa fosse anche dietro i tentatativi di smembramento del Belgio e dell'Italia. Sul fronte nostro spero di poter vedere quanto gradi di interesse all'unità nazionale si nutre a sinistra..
  • Carlo Onofrio Gori ...su questo piano storicamente c'è una sinistra a mio-avviso-"stupida", Fabio, e una sinistra "nazionale" e sentimentalmente anche internazionalista, pronta a valutare quel che di buono, per noi, ci vien da fuori - ma non "prona" alle esterofilie - n.b. una sinistra che a volte è stata anche a "destra" - ...
    10 ore fa · Mi piace · 1
  • Fabio Pacini Destra e sinistra non sono definizioni vuote e morte, esse rappresentano inclinazioni ed accentuazioni differenti ed anche sono eredi di impostazioni diverse sul piano ideologico anche se tutte riconducibili alla stessa origine.Ma una cosa che ha fortemente diviso è stato proprio il sentimento nazionale che non sempre è stato sentito a sinistra. Ora che le due ideologie hanno perso smalto ( non scomparse) vedremo se il poipolo italiano volgendosi alle due classi politiche troverà unione di intenti e di obbiettivi.Se ancora ci divideremo a metà,non sarebbe più possibile immaginare una storia comune.
  • Carlo Onofrio Gori giusto Fabio...qui tutti (finché non emigriamo - e a me piace(va) viaggiare, ma non emigrare, perché questa-Terra-è-la-mia-Terra) viviamo, Fabio, e qui sono, pur con la necessaria e fisiologica dialettica interna, la nostra - seppur a volte divisiva e controversa - Storia è il nostro destino. Io qui sto con tutti gli altri che voglian mandar per il meglio questa nostra vecchia e cara "baracca"...
    10 ore fa · Mi piace · 1
  • Carlo Onofrio Gori "da sinistra"...ma senza far sconti a nessuno, su queste cose, comuni per noi ed essenziali...
    10 ore fa · Mi piace · 1
  • Carlo Onofrio Gori sull'Ucraina leggo e riporto da quanto scrive su FB Renato Risaliti: " L'Ucraina è un paese spaccato in due su vari piani: storico,etnico linguistico e religioso, economico, culturale ,sociale e oserei dire persino psicologico. Mi riesce difficile capi...Altro
    9 ore fa · Mi piace · 1
  • Fabio Pacini per un'Europa che vuole l'adesione della Turchia ,assolutamente pazzesca da tutti i punti di vista,l'ev etuale adesione dell'Ucraina,con tutte le sue contraddizioni, sarebbe comunque una cosa accettabile. Bisognerebbe,però, fare i conti con la Russia e...Altro