La Costituzione della Repubblica Italiana
Oggi 22 dicembre, nell'urgenza delle spese (ma lasciamo perdere...)
natalizie, molti si sono dimenticati che proprio in questo giorno, il 22
dicembre, nell'anno 1947, l'Assemblea Costituente approvò la Costituzione
della Repubblica Italiana, che poi venne promulgata
dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947 per venir
dopo pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298,
edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed infine entrare in vigore il 1º
gennaio 1948. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato italiano,
ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, e fondativa della
Repubblica italiana.
Oggi, ai mutamenti sopravvenuti nel frattempo e
soprattutto negli anni 2000 può senz'altro esser oggetto di correzioni ed
adeguamenti nella Parte seconda e cioè: "Ordinamento della
Repubblica" (articoli 55-139), ma per quanto riguarda i "Principi
fondamentali" (articoli 1-12); e la Parte prima: "Diritti e Doveri
dei cittadini" (articoli 13-54); la nostra Costituzione resta a tutt'oggi un
baluardo di civiltà invalicabile e sempre, allo stato dei fatti, rivendicabile, in concreto, nella vita di tutti i giorni, da tutti i cittadini della Repubblica italiana.
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« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel
luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i
partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. » (Piero
Calamandrei, Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26
gennaio 1955)
COG
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