I dimostranti "pro-euro" in Ucraina: ma chi li paga?
Mentre in Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, ecc. ecc. (fuorché in Germania) i dimostranti di varia estrazione politica scendono spesso in campo a dimostrare contro "questa-Europa" dei banchieri e dell'Euro che più o meno lentamente ci sta strangolando, nelle piazze di Kiev, capitale "occidentale" dell' Ucraina, in questi giorni abbiamo addirittura dei rivoltosi pro-"questa"-Europa: insomma ci vogliono entrare!
A noi viene subito in testa un interrogativo: chi li paga? Vecchia domanda "dietrologa", ma che è sempre, in ogni tempo, valida e solo per cercar di capir meglio certi fenomeni "spontanei". E per la serie...ormai le "novelline", i media- occidentali, non ce le dovrebbero raccontar più.
Dopo le passate "primavere" - "arancione" in Ucraina, "arabe" da altre parti ecc. ecc. - oggi i violenti manifestanti di Kiev (il resto dell'Ucraina è, come vedremo, altra cosa) stanno rinunciando alla presenza sul lavoro o allo studio per assediare e occupare i palazzi del potere ucraini, da quando il Presidente liberamente eletto, Viktor Ianukovich, ha rinunciato, anche su pressioni della Russia di Putin, ad entrare in "questa" nostra antipopolare Europa dell'euro e dei banchieri.
Quindi, ritorniamoci, è strano mentre nella nostra, in "questa Europa", crescono le tendenze non "anti-Europa", ma anti-"questa"-Europa, "quelli", là ad Est, a Kiev, fanno un casino enorme per entrarci!
I russi hanno, in soldoni detto agli Ucraini: volete entrare in "quella" Europa? Ebbene, pagateci il fortissimo debito che avete con noi, perché dopo il vostro ingresso nell'UE ci sarà nei nostri confronti e a nostro svantaggio una fortissima concorrenza di merci.
Vorrei sapere, ma occorrerebbe fare un'analisi approfondita -forse, se vuole, lo slavista mio amico Renato Risaliti ci potrebbe, qui su FB, in tal senso "illuminare" - le motivazioni dei manifestanti di Kiev, e a "chi serve" e perché, questa improvvisa rivolta filo-europea-dell'euro: insofferenze anti-russe degli ucraini-occidentali? Ci può stare.
Oppure speranze nei fondi europei dei quali vari Paesi dell'Est hanno tratto beneficio, a nostre spese di "vecchi-europei" della CEE- da quando, dopo la caduta del Muro, in Germania hanno deciso di far entrare, da Est e da Sud, nell'UE, ... "cani-e-porci"? del resto mentre prima in "questa -Europa" sono stati successivamente individuati il qusrtetto non affidabile dei PIGS - Port., Irl., Gre.,Spa., - poi hanno individuato anche i PIIGS con l'aggiunta dell'Italia).
Boh???
Insomma il fenomeno - al di là delle motivazioni "ideali" degli ucraini di Kiev, ampiamente qui da noi mostrate dai media occidentali, andrebbe studiato per le sue "vere" ragioni e per i "veri mandanti".
I polacchi che ne pensano, ma soprattutto i tedeschi che ne pensano? Gli americani che ne pensano? E il Vaticano, che a suo tempo divise-insieme-ai-tedeschi -la-Jugoslavia, che ne pensa oggi????
Ricordiamoci, per distinguere la "cruciale" Kiev rispetto al resto dell'Ucraina, che sul referendum sull'Urss, a suo tempo, il 72% degli ucraini votò liberamente per il mantenimento dell'Urss.
Del resto, storicamente, l'Ucraina è stata identificata come "la Russia di Kiev" per distinguerla, ma non contrapporla, alla "Russia di Mosca".
A noi viene subito in testa un interrogativo: chi li paga? Vecchia domanda "dietrologa", ma che è sempre, in ogni tempo, valida e solo per cercar di capir meglio certi fenomeni "spontanei". E per la serie...ormai le "novelline", i media- occidentali, non ce le dovrebbero raccontar più.
Dopo le passate "primavere" - "arancione" in Ucraina, "arabe" da altre parti ecc. ecc. - oggi i violenti manifestanti di Kiev (il resto dell'Ucraina è, come vedremo, altra cosa) stanno rinunciando alla presenza sul lavoro o allo studio per assediare e occupare i palazzi del potere ucraini, da quando il Presidente liberamente eletto, Viktor Ianukovich, ha rinunciato, anche su pressioni della Russia di Putin, ad entrare in "questa" nostra antipopolare Europa dell'euro e dei banchieri.
Quindi, ritorniamoci, è strano mentre nella nostra, in "questa Europa", crescono le tendenze non "anti-Europa", ma anti-"questa"-Europa, "quelli", là ad Est, a Kiev, fanno un casino enorme per entrarci!
I russi hanno, in soldoni detto agli Ucraini: volete entrare in "quella" Europa? Ebbene, pagateci il fortissimo debito che avete con noi, perché dopo il vostro ingresso nell'UE ci sarà nei nostri confronti e a nostro svantaggio una fortissima concorrenza di merci.
Vorrei sapere, ma occorrerebbe fare un'analisi approfondita -forse, se vuole, lo slavista mio amico Renato Risaliti ci potrebbe, qui su FB, in tal senso "illuminare" - le motivazioni dei manifestanti di Kiev, e a "chi serve" e perché, questa improvvisa rivolta filo-europea-dell'euro: insofferenze anti-russe degli ucraini-occidentali? Ci può stare.
Oppure speranze nei fondi europei dei quali vari Paesi dell'Est hanno tratto beneficio, a nostre spese di "vecchi-europei" della CEE- da quando, dopo la caduta del Muro, in Germania hanno deciso di far entrare, da Est e da Sud, nell'UE, ... "cani-e-porci"? del resto mentre prima in "questa -Europa" sono stati successivamente individuati il qusrtetto non affidabile dei PIGS - Port., Irl., Gre.,Spa., - poi hanno individuato anche i PIIGS con l'aggiunta dell'Italia).
Boh???
Insomma il fenomeno - al di là delle motivazioni "ideali" degli ucraini di Kiev, ampiamente qui da noi mostrate dai media occidentali, andrebbe studiato per le sue "vere" ragioni e per i "veri mandanti".
I polacchi che ne pensano, ma soprattutto i tedeschi che ne pensano? Gli americani che ne pensano? E il Vaticano, che a suo tempo divise-insieme-ai-tedeschi
Ricordiamoci, per distinguere la "cruciale" Kiev rispetto al resto dell'Ucraina, che sul referendum sull'Urss, a suo tempo, il 72% degli ucraini votò liberamente per il mantenimento dell'Urss.
Del resto, storicamente, l'Ucraina è stata identificata come "la Russia di Kiev" per distinguerla, ma non contrapporla, alla "Russia di Mosca".
Ucraini,
date retta a noi che ci stiamo e che (salvo i tedeschi e pochissimi altri) la
subiamo: non vi conviene entrare in "questa" Europa dei banchieri,
delle privatizzazioni assurde, dell'individualismo sfrenato, ecc.: potreste all'inizio pensarne di avere un beneficio, ma poi ne paghereste duramente le conseguenze come accade alla maggior parte di noi.
Carlo O. Gori
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