lunedì 2 dicembre 2013

C.O. Gori. Ucraini a Kiev "europeisti", quando da noi questa Europa dell'Euro non la vuole quasi più nessuno

I dimostranti "pro-euro" in Ucraina: ma chi li paga?


Mentre in Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, ecc. ecc. (fuorché in Germania) i dimostranti di varia estrazione politica scendono spesso in campo a dimostrare contro "questa-Europa" dei banchieri e dell'Euro che più o meno lentamente ci sta strangolando, nelle piazze di Kiev, capitale "occidentale" dell' Ucraina, in questi giorni abbiamo addirittura dei rivoltosi pro-"questa"-Europa: insomma ci vogliono entrare! 
A noi viene subito in testa un interrogativo: chi li paga? Vecchia domanda "dietrologa", ma che è sempre, in ogni tempo, valida e solo per cercar di capir meglio certi fenomeni "spontanei". E per la serie...ormai le "novelline", i media- occidentali, non ce le dovrebbero raccontar più. 
Dopo le passate "primavere" - "arancione" in Ucraina, "arabe" da altre parti ecc. ecc. - oggi i violenti manifestanti di Kiev (il resto dell'Ucraina è, come vedremo, altra cosa) stanno rinunciando alla presenza sul lavoro o allo studio per assediare e occupare i palazzi del potere ucraini, da quando il Presidente liberamente eletto, Viktor Ianukovich, ha rinunciato, anche su pressioni della Russia di Putin, ad entrare in "questa" nostra antipopolare Europa dell'euro e dei banchieri. 
Quindi, ritorniamoci, è strano mentre nella nostra, in "questa Europa", crescono le tendenze non "anti-Europa", ma anti-"questa"-Europa, "quelli", là ad Est, a Kiev, fanno un casino enorme per entrarci! 
I russi hanno, in soldoni detto agli Ucraini: volete entrare in "quella" Europa? Ebbene, pagateci il fortissimo debito che avete con noi, perché dopo il vostro ingresso nell'UE ci sarà nei nostri confronti e a nostro svantaggio una fortissima concorrenza di merci. 
Vorrei sapere, ma occorrerebbe fare un'analisi approfondita -forse, se vuole, lo slavista mio amico Renato Risaliti ci potrebbe, qui su FB, in tal senso "illuminare" - le motivazioni dei manifestanti di Kiev, e a "chi serve" e perché, questa improvvisa rivolta filo-europea-dell'euro: insofferenze anti-russe degli ucraini-occidentali? Ci può stare. 
Oppure speranze nei fondi europei dei quali vari Paesi dell'Est hanno tratto beneficio, a nostre spese di "vecchi-europei" della CEE- da quando, dopo la caduta del Muro, in Germania hanno deciso di far entrare, da Est e da Sud, nell'UE, ... "cani-e-porci"? del resto mentre prima in "questa -Europa" sono stati successivamente individuati il qusrtetto non affidabile dei PIGS - Port., Irl., Gre.,Spa., - poi hanno individuato anche i PIIGS con l'aggiunta dell'Italia). 
Boh??? 
Insomma il fenomeno - al di là delle motivazioni "ideali" degli ucraini di Kiev, ampiamente qui da noi mostrate dai media occidentali, andrebbe studiato per le sue "vere" ragioni e per i "veri mandanti". 
I polacchi che ne pensano, ma soprattutto i tedeschi che ne pensano? Gli americani che ne pensano? E il Vaticano, che a suo tempo divise-insieme-ai-tedeschi-la-Jugoslavia, che ne pensa oggi???? 
Ricordiamoci, per distinguere la "cruciale" Kiev rispetto al resto dell'Ucraina, che sul referendum sull'Urss, a suo tempo, il 72% degli ucraini votò liberamente per il mantenimento dell'Urss. 
Del resto, storicamente, l'Ucraina è stata identificata come "la Russia di Kiev" per distinguerla, ma non contrapporla, alla "Russia di Mosca".
Ucraini, date retta a noi che ci stiamo e che (salvo i tedeschi e pochissimi altri) la subiamo: non vi conviene entrare in "questa" Europa dei banchieri, delle privatizzazioni assurde, dell'individualismo sfrenato, ecc.: potreste all'inizio pensarne di avere un beneficio, ma poi ne paghereste duramente le conseguenze come accade alla maggior parte di noi.

                                                                   Carlo O. Gori

Renato Risaliti L'Ucraina è un paese spaccato in due su vari piani: storico,etnico linguistico e religioso, economico, culturale ,sociale e oserei dire persino psicologico. Mi riesce difficile capire come e perchè possa rimanere unito. Anni fa in un mio scritto feci la previsione che se l'Occidente insisterà nel volere l'Uvraina nella UE potrà ottenere un paese perennemente instabile con conseguenze gravide di pericoli per la pace europea e mondiale. Dixi et salvavi animam meam Renato
  • Carlo Onofrio Gori leggo e riporto da Renato Risaliti: "Renato Risaliti L'Ucraina è un paese spaccato in due su vari piani: storico,etnico linguistico e religioso, economico, culturale ,sociale e oserei dire persino psicologico. Mi riesce difficile capire come e perchè possa rimanere unito. Anni fa in un mio scritto feci la previsione che se l'Occidente insisterà nel volere l'Ucraina nella UE potrà ottenere un paese perennemente instabile con conseguenze gravide di pericoli per la pace europea e mondiale. Dixi et salvavi animam meam Renato" In quento all'Euro e a "questa" Europa..vero che occorre in campo europeo far qualcosa da noi, per quanto riguarda le magagne nostre, ma l'euro è stato concepito a "misura tedesca" e i tedeschi se ne approfittano. Un governo italiano serio istituirebbe un viceministero o un sottosegretariato per studiare un'exit-strategy (e sarebbe un bel segnale x i finanzieri di Bruxelles). Penso che alle prossime elezioni questi avidi banchieri europei - li aveva ben così designati lo stesso Mitterand negli anni '80 - possano capire la lezione solo da un trionfo shock delle forze, non "anti-Europa", ma anti-"questa"-Europa". Altrimenti non lo capiscono...anche se poi pulire le stalle in casa nostra è cosa buona e giusta...comunque ...colpa di Prodi che insieme a Ciampi ci ha fatto entrare nell'euro alle condizioni tedesche e poi colpa del governo Berlusconi e dei ministri berluscones che non hanno rimediato controllando, anche, sui prezzi....in sostanza la maggior parte del popolo italiano si è trovata con metà patrimonio e stipendio al momento dell'entrata e della prima gestione dell'euro...una piccola parte s'è arricchita e continua su quell'abbrivo ad arricchirsi...questo i "soloni" non ce l'avevano prospettato...

    • Fabio Pacini Io credo, molto modestamente,che al di là di tante e differenti motivazioni ( accesso ai fondi europei,p.e.),il vero motore che pora tanti ucraini a cercare l'Europa occidentale , identificata nella UE, sia molto semplicemente il desiderio di non assecondare un nuovo movimento verso la Russia nel timore che possa trasformarsi in una sorta di nuova annessione.Ucraina e Bielorussia ( Russi piccoli e russi bianchi) sono in bilico fra farsi rifagocitare sotto una forma o l'altra nella grande madre russa o staccarsene definitavamente e orientarsi verso occidente.i futuri anni ci diranno se la forza demografica,culturale,storica ed economica della Russia ricomincerà a costituire la base per la sua nuova espansione
      Quanto ai risultati dei referendum,Carlo, essi spesso sono caretterizzati dal timore popolare di cambiare.Solo le elite trascinano il popolo ai cambiamenti. Anche in Algeria,il popolo votò per il mantenimento dell'unione con la Francia..

  • Carlo Onofrio Gori ...è sicuramente una delle motivazioni, Fabio, ma vorrei sapere chi in questo momemento e per suoi peculiari interessi (ormai, qui in Europa, dopo la caduta del Muro, non è più questione di comunismo o non) ...ci "rimesta"....anche ai nostri danni di cittadini e contribuenti italiani...
  • Fabio Pacini Si, carlo è piacevole parlare con te e,siccome mi sembri interessato a quello che penso, ti dico che mi sembra evidente da quanto sta avvenendo in Europa in questi anni che anche la Germania, oltre la Russia, si sia " rimessa in moto" ed, a mio avviso, i segnali certi sono proprio lo smembramento della Cecoslovacchia e della Yugoslavia secondo le linee storiche delle ambizioni tedesche,quelle cioè di contornarsi di pissoli Stati s atelliti dipendenti politicamente ed economicamente dalla germania riunificata. In questa ottica non mi meraviglierebbe che essa fosse anche dietro i tentatativi di smembramento del Belgio e dell'Italia. Sul fronte nostro spero di poter vedere quanto gradi di interesse all'unità nazionale si nutre a sinistra..
  • Carlo Onofrio Gori ...su questo piano storicamente c'è una sinistra a mio-avviso-"stupida", Fabio, e una sinistra "nazionale" e sentimentalmente anche internazionalista, pronta a valutare quel che di buono, per noi, ci vien da fuori - ma non "prona" alle esterofilie - n.b. una sinistra che a volte è stata anche a "destra" - ...
    10 ore fa · Mi piace · 1
  • Fabio Pacini Destra e sinistra non sono definizioni vuote e morte, esse rappresentano inclinazioni ed accentuazioni differenti ed anche sono eredi di impostazioni diverse sul piano ideologico anche se tutte riconducibili alla stessa origine.Ma una cosa che ha fortemente diviso è stato proprio il sentimento nazionale che non sempre è stato sentito a sinistra. Ora che le due ideologie hanno perso smalto ( non scomparse) vedremo se il poipolo italiano volgendosi alle due classi politiche troverà unione di intenti e di obbiettivi.Se ancora ci divideremo a metà,non sarebbe più possibile immaginare una storia comune.
  • Carlo Onofrio Gori giusto Fabio...qui tutti (finché non emigriamo - e a me piace(va) viaggiare, ma non emigrare, perché questa-Terra-è-la-mia-Terra) viviamo, Fabio, e qui sono, pur con la necessaria e fisiologica dialettica interna, la nostra - seppur a volte divisiva e controversa - Storia è il nostro destino. Io qui sto con tutti gli altri che voglian mandar per il meglio questa nostra vecchia e cara "baracca"...
    10 ore fa · Mi piace · 1
  • Carlo Onofrio Gori "da sinistra"...ma senza far sconti a nessuno, su queste cose, comuni per noi ed essenziali...
    10 ore fa · Mi piace · 1
  • Carlo Onofrio Gori sull'Ucraina leggo e riporto da quanto scrive su FB Renato Risaliti: " L'Ucraina è un paese spaccato in due su vari piani: storico,etnico linguistico e religioso, economico, culturale ,sociale e oserei dire persino psicologico. Mi riesce difficile capi...Altro
    9 ore fa · Mi piace · 1
  • Fabio Pacini per un'Europa che vuole l'adesione della Turchia ,assolutamente pazzesca da tutti i punti di vista,l'ev etuale adesione dell'Ucraina,con tutte le sue contraddizioni, sarebbe comunque una cosa accettabile. Bisognerebbe,però, fare i conti con la Russia e...Altro

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