"La Sinistra" (1979): vita effimera di un quotidiano "militante"
Carlo Gori - Carlo O. Gori - Carlo Onofrio Gori
Questo articolo è riproducibile parzialmente o totalmente previo consenso o citazione esplicita dell'Autore.
Attilio Mangano, Le Riviste degli Anni Settanta: gruppi, movimenti e conflitti sociali, a cura di Giorgio Lima (e con la collaborazione di Valerio Bartoloni, Berlinghiero Nuonarrori, Maria Letizia Borelli, Daniele Briganti, Roberto Costa, Giuseppe De Masi, Fabrizia Fagnani, Diego Giachetti, Carlo Onofrio Gori, Lucia Innocenti, Roberto Massari, Roberto Niccolai, Sara Pampaloni, Giorgio Sacchetti, Antonio Schina, Massimo Varengo), Bolsena-Pistoia, Massari editore-CDP Pistoia, 1998.
"La Sinistra": http://goriblogstoria360.blogspot.it/2012/12/carlo-o-gori-sessantotto-e-dintorni.html
"Ottobre": http://goriblogstoria360.blogspot.it/2012/12/ottobre-vita-eff-ieri-forse-ancor-piu.html
"Quotidiano dei lavoratori": http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/03/carlo-o-gori-storia-sessantotto-e.html
"Lotta continua": http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/05/carlo-o-gori-storia-sessantotto-e.html
Comincio a pubblicare, ogni tanto, da questo post in poi, e non in sequenza cronologica, alcuni dei miei vecchi scritti già apparsi in libri e riviste ed aventi come argomento la politica, i movimenti e le riviste. Anche le schede bibliografiche sono da me curate. Credo che questi scritti, inediti su blog, possano essere un contributo forse modesto, ma penso utile, per capire, anche da questi punti di vista, la storia di un cinquantennio del nostro Paese.
Ieri, forse ancor più d'oggi che possiamo usufrurire anche delle risorse offerte dal web, fare uscire un quotidiano "stampato su carta" non è certo impresa facile. In Italia nel 1979 nel campo dell'informazione avvenne un fenomeno curioso: ben cinque quotidiani ("Il Manifesto", "Lotta continua" "Quotidiano dei lavoratori", "La Sinistra" e "Ottobre") si proposero di rappresentare l'area politica a sinistra del Partito Comunista Italiano. Non era mai successo prima, né succederà dopo. Comincio qui a soffermarmi nell'analisi di uno di questi quotidiani, "La Sinistra", riprendendo un uno miei scritti apparsi in un libro pubblicato nel 1998 (vd. sotto).
Innanzitutto occorre premettere che, a parte il titolo, questo quotidiano non aveva niente a che vedere con l'omonimo mensile, edito da Samonà e Savelli e diretto da Lucio Colletti, del quale uscirono undici fascicolitra l'ottobre 1966 e il dicembre 1967.
Ieri, forse ancor più d'oggi che possiamo usufrurire anche delle risorse offerte dal web, fare uscire un quotidiano "stampato su carta" non è certo impresa facile. In Italia nel 1979 nel campo dell'informazione avvenne un fenomeno curioso: ben cinque quotidiani ("Il Manifesto", "Lotta continua" "Quotidiano dei lavoratori", "La Sinistra" e "Ottobre") si proposero di rappresentare l'area politica a sinistra del Partito Comunista Italiano. Non era mai successo prima, né succederà dopo. Comincio qui a soffermarmi nell'analisi di uno di questi quotidiani, "La Sinistra", riprendendo un uno miei scritti apparsi in un libro pubblicato nel 1998 (vd. sotto).
Innanzitutto occorre premettere che, a parte il titolo, questo quotidiano non aveva niente a che vedere con l'omonimo mensile, edito da Samonà e Savelli e diretto da Lucio Colletti, del quale uscirono undici fascicolitra l'ottobre 1966 e il dicembre 1967.
Successivamente darò conto anche delle altre pubblicazioni quotidiane rammentate sopra.
"Promosso dal Movimento Lavoratori per il
Socialismo (MLS), il cui organo ufficiale era la rivista "Fronte popolare" (1974-1979), usciva a Milano il 9 febbraio 1979, dopo la comparsa di due
numeri zero di prova, il quotidiano "La Sinistra" concepito in 16
pagine, formato tabloid, 50 mila copie di prima tiratura, 15 mila previste di
vendita, soprattutto in Lombardia e Puglia.
L'MLS, che fino al 7 gennaio 1979
aveva pubblicato, tra l'altro, la rivista "Fronte popolare" aveva
impegnato già da due anni i propri militanti nell 'autotassazione volta a
raccogliere i trecento milioni necessari a garantire al quotidiano la
sopravvivenza nei primi mesi. "La Sinistra", come già detto in altra
parte, seguiva di poco l'uscita del quotidiano "Ottobre"
aggiungendosi agli inizi del 1979 ad altre pubblicazioni dell'area di estrema
sinistra come "ll Manifesto" (che in questo periodo vede le vendite,
22 mila copie al giorno, e il suo peso politico-culturale in aumento dopo
essersi reso autonomo dal Partito di Unità Proletaria per il comunismo),
"Lotta Continua" (in crisi dopo i successi dell' ondata
"movimentista" del '77) ed il “Quotidiano dei lavoratori” (sull'orlo
del collasso economico e salvato solo dai finanziamenti del partito Democrazia
Proletaria).
Per meglio comprendere
l'operazione editoriale de "La Sinistra" occorre seguire l'
evoluzione del gruppo promotore, l 'MLS.
Erede del Movimento Studentesco
della Statale di Milano (MS), vero e proprio gruppo politico fondato da Mario Capanna,
Salvatore Toscano, Luca Cafiero, e poi Saracino, Spada, Pero, ecc., nettamente
caratterizzato in senso maoista e stalinista - pur non essendo mai confluito
nelle organizzazioni marxiste-leniniste (m-l) esistenti – di origine maoista -
il Movimento Lavoratori per il Socialismo cominciava a costituirsi nel 1974
dopo l'espulsione di Capanna e Liverani dal MS e veniva ufficialmente fondato
nel 1976.
Subito dopo, con le confluenze di
Avanguardia Comunista, di parte dell'Organizzazione Comunista marxista-leninista (OC m-l), e di altre
componenti minori m-l, assumeva il ruolo di punto di riferimento maggioritario
della cosiddetta area “neo-marxista-leninista”.
Fra i dirigenti del gruppo
ricordiamo il segretario Turi Toscano, a cui succedeva, dopo la prematura
morte, Luca Cafiero, e poi Giuseppe Alberganti
(il vecchio “mitico dirigente milanese della Resistenza, poi uscito dal PCI), Raffaele
De Grada, Alfonso Gianni, Sisti, Cerquetti, Cominelli, ecc.
Dopo una politica inizialmente
estremista, caratterizzata dall' ostilità sia verso il PCI sia verso l'asse
PdUP/Avanguardia Operaia e dal rapporto preferenziale con Lotta Continua, l'MLS
nel corso del 1977, dopo scontri con l'area dell'autonomia e di LC, cambiava
rotta avvicinandosi, a partire dal 1978, al Partito di Unità Proletaria per il
comunismo guidato da Lucio Magri.
L'indirizzo del giornale
indubbiamente risentiva di questa svolta. Infatti, come indicato dal
sottotitolo "quotidiano di opposizione", esso voleva proporsi come
aperto a tutte le forze della sinistra "anche quella riformista" e,
soprattutto, "ai moltissimi che nella sinistra non hanno partito",
quindi, come vero e proprio punto di riferimento di un' ampia area, definita
come "opposizione popolare", prefiggendosi l'obiettivo ambizioso,
rispetto agli altri quotidiani dell'estrema sinistra definiti "secondi
giornali", di porsi alla pari con il livello della grande stampa
quotidiana.
Accusato, anche in alcune delle
lettere pubblicate, di essere una brutta copia de "La Repubblica" di
Scalfari , il quotidiano, in effetti sembrava, per certi versi, seguirne
l'impostazione grafica, ponendo in prima pagina notizie commenti ed editoriali
sugli avvenimenti più rilevanti, nelle pagine 2-3 della rubrica "il
mondo" gli esteri, nelle pagine 4-5 notizie dall'interno, seguivano le
cronache, soprattutto da Roma e Milano. Le pagine centrali erano dedicate ad
approfondimenti storico/filosofici/culturali, ma raramente ideologici, a cui seguivano,
nelle pagine 10-11, rubriche del lavoro e dell'economia, le inchieste a pagina
12, la cultura a pagina 13. Concludevano le rubriche dedicate a spettacoli, TV,
cinema, avvenimenti culturali, ospitando, di solito nell'ultima pagina, anche
interventi e dibattiti ad alto livello. In politica estera "La
Sinistra" seguiva, pur con qualche indulgenza verso la Cina post-maoista,
una linea di «opposizione alla politica dei blocchi di sopraffazione e di
guerra ... » attenta anche « ... alle ricche potenzialità per l'Europa di una
politica di unità, di integrazione di attivo non allineamento», mentre in
politica interna l'obiettivo era «l'elaborazione di una strategia della
trasformazione ... » nella « ... più ampia unità delle forze di sinistra e
dello schieramento popolare». Il giornale, tuttavia, pur avendo questa sua
caratterizzazione politica, consona soprattutto alla sua alleanza col PdUP, non
avrà mai un "taglio militante", ad eccezione, forse, degli ultimi
numeri "elettorali" del maggio/giugno 1979 quando, in prossimità
delle elezioni politiche ed europee, il gruppo sceglierà di entrare nelle liste
del PdUP dove riuscirà ad eleggere in parlamento Cafiero e Alfonso Gianni.
Conclusa, al termine delle elezioni europee, la battaglia elettorale, il
quotidiano, dopo cento numeri, è costretto a chiudere riconoscendo di non esser
riuscito a dar corpo al progetto
politico dell'unità delle sinistre in funzione antidemocristiana: troppo
ristretti erano i mezzi e le forze da
poter permettere a una testata piccola di
uscire senza dover esser soffocata dai costi impossibili, dalle strozzature
della distribuzione ... ».
"La Sinistra", come
testata, continuerà ad uscire in edizione settimanale "a diffusione
militante" fino al maggio del 1981, mentre già nel 1980 il Movimento
Lavoratori per il Socialismo era confluito nel Partito di Unità Proletaria per
il comunismo capeggiato da Lucio Magri, Luciana Castellina, Rossana Rossanda e
altri, che a sua volta il, 25 novembre 1984, confluirà nel Partito
Comunista Italiano guidato da Alessandro Natta."
Scheda bibliografica. La SINISTRA: quotidiano di opposizione.
- A. 1, n. 1 (9 feb. 1979)-a. 1, n. 100(8 giu. 1979). - Milano: [Movimento
lavoratori per il socialismo], 1979. - 43 cm
Dir. resp.: Enrico Bono. - Continua con
l'edizione settimanale. - Precedono il n. 1 un n. O (26 gen. 1979) ed un n. 00
(2 feb. 1979).
Carlo Gori - Carlo O. Gori - Carlo Onofrio Gori
Questo articolo è riproducibile parzialmente o totalmente previo consenso o citazione esplicita dell'Autore.
Pubblicato (pp. 259-260) in:
Attilio Mangano, Le Riviste degli Anni Settanta: gruppi, movimenti e conflitti sociali, a cura di Giorgio Lima (e con la collaborazione di Valerio Bartoloni, Berlinghiero Nuonarrori, Maria Letizia Borelli, Daniele Briganti, Roberto Costa, Giuseppe De Masi, Fabrizia Fagnani, Diego Giachetti, Carlo Onofrio Gori, Lucia Innocenti, Roberto Massari, Roberto Niccolai, Sara Pampaloni, Giorgio Sacchetti, Antonio Schina, Massimo Varengo), Bolsena-Pistoia, Massari editore-CDP Pistoia, 1998.
Sessantotto e dintorni. Quotidiani. Post precedenti e successivi:
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