lunedì 5 dicembre 2016

Largamente battuto (59,11-40,89) sul referendum costituzionale da lui stesso voluto, dopo tre anni il premier Matteo Renzi lascia...

Inequivocabile sconfitta. In seguito alla netta sconfitta referendaria, confermata da una straordinaria partecipazione al voto da parte degli elettori italiani, si dimette il volonteroso e (già) trascinante decisionista Renzi. Come non accorgersi che dopo il suo straordinario successo alle ultime elezioni europee del 2014 aveva progressivamente ma fortemente deluso le grandi e varie aspettative di larga parte degli italiani che gli avevano dato fiducia? L'errore - a mio avviso - di aver intrapreso e gettato buon parte delle forze in una sfibrante annuale battaglia istituzionale - di ispirazione napoletaniana - sul Senato dando in molti la consistente impressione che si fosse avviata una poderosa mediatica arma di distrazione di massa dai veri e pesanti problemi nei quali arrancano oggi la classe medio-bassa e la classe operaia; l'altro grande l'errore - sempre a mio avviso - di aver sprecato i prestiti europei, draghianamente ottenuti, in vari ed economicamente inutili ed effimeri "regalini elettorali" et similia di pannicelli caldi e di non aver prospettato una vera ripartenza economica varando invece un vasto piano per il lavoro ai giovani nel quadro della progettazione e avvio di opere infrastrutturali, pubbliche e di pubblica utilità delle quali il Paese ha un tremendo bisogno....e poi le banche ed altro, ovviamente, nel quadro di una ultimamante mal gestita e soprattutto "poterifortianamente" mal indirizzata buona volontà ridottasi sempre più in una talvolta anche affascinante narrazione, ma, divisiva e senza riscontri pratici nella realtà quotidiana della gente... e se nei quartieri altoborghesi parecchi "voti di pancia" sono andati al Sì, nei quartieri popolari parecchi e più numerosi "voti delle pance vuote" sono andati al No...


   
                                  



                     Carlo Onofrio Gori





(Sulla sconfitta e le dimissioni Matteo Renzi vedere post e commenti sul mio profilo Facebook). COG

domenica 4 dicembre 2016




Omaggio a Fidel. 4 de diciembre 2016: las cenizas del Comandante en Jefe Fidel Castro ahora reposan en el Cementerio de Santa Ifigenia en Santiago de Cuba junto al Padre de la Patria José Martí. (1853-1895). Ambos están por siempre unidos en la lucha por l'la independencia y la dignidad nacional ..."Patria o muerte venceremos" ...y nel compromiso internacionalista..."Con los pobres de la Tierra...." Ho voluto scrivere queste prime parole in castigliano in omaggio a Santiago ("Rebelde ayer, hospitalaria hoy, heroica siempre") nei miei ricordi fra le città cubane la più cara, a Fidel che dal fallito attacco al Moncada del 1953 e poi dalla vicina Sierra Maestra guidò la Rivoluzione e a José Martí che in città ha il suo mausoleo.José Martí, caduto in combattimento nella Battaglia di Dos Ríos del 19 maggio 1895, fu un politico, scrittore e rivoluzionario cubano. Fu il leader del movimento per l'indipendenza cubana dalla Spagna; a Cuba è considerato il più grande eroe nazionale. Sull'indipendenza nazionale il suo pensiero è chiaro Durante tutto il corso della sua vita, lo scrittore e poeta cubano si oppose all'interessato coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra per l'indipendenza di Cuba, riferendosi allo stato americano come al "Golia delle Americhe", e conosceva bene gli Usa dove aveva vissuto alcuni anni in esilio a New York tanto da scrivere al suo ritorno a Cuba: Viví en el monstruo y le conozco las entrañas…”.(ho vissuto nel ventre del mostro che ne conosco perfino le viscere". Sull'internazionalismo il suo pensiero è altrettanto chiaro, basta ricordare che uno dei poemi della collezione dei suoi Versos sencillos (1891) fu tempo dopo trasposto in musica in Guantanamera, che è divenuta la canzone cubana più famosa, fra essi una frase chiara: "Con los pobres de la tierra. Quiero yo mi suerte echar: El arroyo de la Sierra. Me complace más que el mar"...

     
                     


                        Carlo Onofrio Gori





(Sulla morte di Fidel, la valutazione storica della sua figura vedere post e commenti sul mio profilo Facebook). COG








                                     

                                 
                             
                                 
                                            50° Tricontinental - OSPAAAL: un  impegno internazionalista cubano che perdura...