giovedì 8 novembre 2012

Carlo O. Gori. Portogallo. Il capitano Fernando José Salgueiro Maia "eroe scomodo" della "Rivoluzione dei Garofani"


Fernando José Salgueiro Maia *

In Portogallo il 25 aprile 1974 una sollevazione di militari democratici del clandestino Movimento das Forças Armadas (MFA) abbatteva in modo incruento e in poco più di diciassette ore l'Estado Novo salazariano, la oltre quarantennale dittatura fascista e colonialista portoghese.
Con la “Rivoluzione dei Garofani”, detta così dai fiori messi dalla popolazione esultante nelle canne dei fucili dei soldati, fu costretto alla fuga il presidente Marcelo Caetano, ultimo epigono del salazarismo, furono sciolte le organizzazioni fasciste e la famigerata polizia segreta PIDE, furono liberati i detenuti politici, i partiti uscirono dalla clandestinità.
A seguito della Rivoluzione dei Garofani ci sarà periodo transitorio, conclusosi nel novembre 1975, con il passaggio dei poteri dai militari dell’ MFA ai rappresentanti politici democraticamente eletti, nel corso del quale saranno intraprese importanti riforme, tra cui la nazionalizzazione delle principali industrie e la liberazione di tutte le colonie africane.
Il 25 aprile portoghese sarà quindi un giorno decisivo, non solo per il ritorno della democrazia in Portogallo, ma anche, in seguito al definitivo abbandono di una secolare, sanguinosa ed aggressiva politica coloniale, per l’acquisizione dell’indipendenza di importanti paesi africani come l’Angola , il Mozambico, la Guinea Bissau…ecc.
Fra i tanti che si distinsero nella preparazione e nell’esecuzione della rivolta, il protagonista in assoluto di quella indimenticabile giornata fu indubbiamente Fernando José Salgueiro Maia, un giovane capitano di appena ventinove anni che, segnato come tanti suoi colleghi dalle atrocità delle guerre coloniali, aveva maturato una coscienza democratica e sociale.
E’ appena passata la mezzanotte del 24 aprile del 1974 quando la cattolica Radio Renascença inizia a trasmettere “Grândola, vila morena.”, una canzone del poeta Josè Afonso, proibita dal regime, che parla di fraternità, di pace e di uguaglianza: è il segnale di inizio stabilito dal MFA per dare il via alla rivoluzione.
Maia raduna gli uomini dell’ Escola Prática de Cavalaria (EPC) di Santarém, li convince con un appassionato discorso della necessità di salire sulle autoblindo e di muoversi su Lisbona per abbattere la dittatura.
Si mette poi alla testa di quella colonna,  mal equipaggiata e mal armata, che entra in Lisbona e senza sparare un colpo procede all’occupazione del Terriero do Paço, la piazza dei ministeri dove si erano rifugiati i membri del governo. Maia successivamente è informato che Marcelo Caetano si era rifugiato nella Caserma della Guardia Nacional Républicana, sita nel Largo do Carmo, in una delle alture della zona storica di Lisbona, vi si dirige con le sue autoblindo.
Per strada, in Via dell’Arsenale, trovò la strada sbarrata da carri armati di unità militari leali al Regime. Il  suo subordinato tenente Assunçao cercò di evitare, parlamentando, ogni spargimento di sangue, e così fece poi Maia, i due ufficiali pazientamente e coraggiosamente non caddero nelle provocazioni e fu solo grazie alla forza del loro coraggioso esempio che i soldati avversari disobbedirono all’ordine di sparare, dato dal loro comandante, e passarono agli ordini di Maia.
Fu in quel momento che le cose presero una svolta decisiva favorevole alla rivoluzione.
Infatti, mentre altre forze dell'MFA occupano centri di importanza strategica, quali l'aeroporto di Lisbona e la prigione politica di Peniche ed arrestano i gli ufficiali fedeli al regime, gli uomini di Maia, superato lo scoglio di Via dell’Arsenale, prendono posizione circondando il Quartier Generale del Carmo.
Maia intima inutilmente la resa al dittatore fascista Caetano: aspetta ben tre ore poi fa quindi sparare qualche colpo sulla sede del comando della GNR.: Si avvia così  una trattativa alla quale partecipa anche il gen. de Spinola, e finalmente il capo del governo viene convinto ad arrendersi. Caetano viene infine scortato dallo stesso Maia all’aereo con il quale sarà costretto al lasciare il Portogallo, mentre una folla immensa festante e commossa si può finalmente riversare per le strade di Lisbona ed abbracciare quei soldati con i garofani sulle canne dei fucili che in poche ore e senza spargimento di sangue hanno saputo restituire la libertà al Paese: i soli morti del 25 aprile risulteranno infatti essere tre dimostranti proditoriamente uccisi dalla polizia segreta militare di Caetano
Ma vediamo meglio chi era Maia le cui gesta di quel giorno sono ben ricordate nel film Capitães de Abril della regista Maria de Madeiros, con protagonista Stefano Accorsi.
Figlio di Francisco da Luz Maia, ferroviere, e di Francisca Silvéria Salgueiro, Fernando José Salgueiro Maia nasce l'1 luglio 1944 a Castelo de Vide. Frequenta la scuola primaria a San Torcato, Coruche, e poi il Liceu Nacional di Leiria, laureandosi infine presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali in etnologia e antropologia.
Nel mese di ottobre 1964 entra all’Accademia Militare di Lisbona e due anni dopo è alla Scuola Pratica di Cavalleria a Santarém. Nel 1968 è assegnato alla 9ª Compagnia di Commandos e parte per il nord del Mozambico, mentre dal luglio 1970 è in Guinea Bissau. La partecipazione alle vicende belliche coloniali gli vale la promozione a capitano, ma quando nel 1973 ritorna all’EPC di Santarem ha ormai maturato una profonda coscienza politica democratica antifascista e anticolonialista.
E’ in questo periodo che iniziano le riunioni clandestine del Movimento delle Forze Armate, e Salgueiro Maia è nel Comitato di coordinamento del Movimento come Delegato della Cavalleria. Dopo il 16 marzo 1974 e la fallita sollevazione di Caldas è, come abbiamo già visto, il protagonista fra i protagonisti del 25 aprile portoghese ("il migliore tra i migliori” venne definito).
Dopo la rivoluzione è membro attivo dell'assemblea del MFA e malgrado lo stesso MFA e molti partiti e organizzazioni politiche, riconoscendone la sua sensibilità alle tematiche sociali, il merito, l’intelligenza superiore ed un insolito coraggio e fedeltà, gli chiedano di rivestire importanti incarichi pubblici o politici (come ad es. far parte Conselho da Revolução, oppure fare il governatore civile di Santarem o l’addetto militare in una ambasciata di sua scelta), Maia, schivo di onori e riservato, riluttante a gettarsi nelle diatribe partitiche, non accetta nessuna offerta preferendo rimanere a svolgere semplicemente il suo compito di militare.
Solo il 25 novembre 1975 accetterà di venir posto al comando di un gruppo di carri alla diretta dipendenza del Presidente della Repubblica Francisco da Costa Gomes.
E’ poi trasferito alle Azzorre dalle quali torna nel 1979 per assumere il comando del Presidio militare di Santa Margherita.
Nel 1981 è promosso a maggiore e nel 1983 riceve la Grãn-Cruz da Ordem da Liberdade
Non sempre, fra l’alternarsi dei governi a maggioranza moderata e quelli a maggioranza socialista, rimane univoco e positivo il giudizio storico e politico sul 25 aprile portoghese e sui suoi protagonisti, Salguero Maia lo scopre amaramente a sue spese quando, malato di cancro, nel 1990 chiede inutilmente (al contrario due ex torturatori della PIDE che invece lo avevano ricevuto!) sostegno medico allo Stato, in quel momento governato dal moderato Aníbal António Cavaco Silva.
Muore a Santarém il 4 aprile 1992. Nello stesso anno riceve atitolo postumo il grado di Grande Oficial da Ordem da Torre e Espada ed infine nel 2007 la medaglia d'oro di Santarém.
La sua memoria rimane oggi viva nel ricordo di tutti i democratici portoghesi fedeli al ricordo ed ai valori del 25 Aprile.
                                                                                                                             
                                                            

                  



                Carlo Onofrio Gori



gori" "carlo onofrio gori" "carlo o. gori" "gori carlo o."
Carlo Gori  Carlo O. Gori   Carlo Onofrio Gori


*Articolo comparso su "Patria indipendente",  n. 5, 31 maggio 2009

Questo articolo è riproducibile parzialmente o totalmente previo consenso o citazione esplicita dell'Autore.
















Fernando José Salgueiro Maia *
Em Portugal, 25 de abril de 1974 um levante militar do metro Movimento Democrático Forças Armadas das (MFA) derrubou, sem derramamento de sangue e em pouco mais de 17 horas salazariano do Estado Novo, os mais de quarenta anos de ditadura fascista e colonial Português.Com a "Revolução dos Cravos", assim chamado das flores colocadas por pessoas regozijando de cilindros dos soldados, foi obrigado a fugir do presidente Marcelo Caetano, o último descendente do Salazarismo, foram dissolvidos organizações fascistas ea polícia secreta infame, PIDE, foram libertou presos políticos, as partes saíram do esconderijo. Após a Revolução dos Cravos, haverá período de transição, que terminou em Novembro de 1975, com a transferência de poder pelos militares de 'representantes AMF políticos democraticamente eleitos, durante o qual serão realizadas reformas importantes, incluindo a nacionalização de indústrias-chave e libertação de todas as colónias africanas.Em 25 de abril, o Português será um dia decisivo, não só para o retorno da democracia em Portugal, mas também, após o abandono definitivo de uma política secular, sangrenta e agressiva colonial para a aquisição da independência dos países africanos tão importante Angola, Moçambique, Guiné-Bissau ... etc.Entre os muitos que se distinguiram na preparação e execução da revolta, o protagonista absoluto daquele dia inesquecível foi, sem dúvida, Fernando José Salgueiro Maia, um jovem capitão apenas 29 anos, que marcou muitos de seus colegas das atrocidades das guerras coloniais, ganhou consciência e sociedade democrática.É logo depois da meia-noite de 24 de abril de 1974, quando a Igreja Católica Rádio Renascença começa a transmitir "Grândola, Vila Morena"., Uma canção do poeta José Afonso, proibida pelo regime, que fala de fraternidade, paz e igualdade: é o sinal de partida estabelecido pelo MFA para iniciar a revolução.Maia reúne pessoas de 'Escola de Cavalaria prática (EPC) de Santarém, convence-los com um discurso inflamado sobre a necessidade de subir blindado e movimento em Lisboa para derrubar a ditadura.Em seguida, ele coloca a cabeça da coluna, mal equipada e mal armada, entrando de Lisboa e sem disparar um tiro ocupação proventos Terriero do Paço, a praça dos ministérios onde eles tinham tomado refúgio membros do governo. Maia informado mais tarde que Marcelo Caetano se refugiaram no quartel da Guardia Nacional Republicana, situado no Largo do Carmo, nas alturas da zona histórica de Lisboa, vai com seu carro blindado.Na rua, na Via Arsenale, ele encontrou a estrada bloqueada por tanques de unidades militares leais ao regime. Seu subordinado tenente Assunção tentou evitar parleying, derramamento de sangue, e assim o fez, em seguida, Maia, os dois oficiais pazientamente bravamente e não cair em provocações e foi só graças à força de seu exemplo de coragem que os soldados inimigos desobedeceu a ordem para atirar, dada pelo seu comandante, e passou as ordens de Maia.Foi então que as coisas tomaram um rumo decisivo em favor da revolução.Na verdade, enquanto as forças do MFA ocupam outros centros de importância estratégica, como o aeroporto de Lisboa e Peniche política prisional e prender os oficiais leais ao regime, o povo da Maia, passou a rocha do Arsenal Street, tomar posicionar em torno da sede do Carmo.Maia rendição desnecessariamente íntimo do ditador fascista Caetano: esperar três horas atrás, e em seguida, atirar alguns tiros na sede da GNR:. Isto irá iniciar um negócio que envolveu também o gen. de Spínola, e, finalmente, o chefe de governo está convencido a se render. Caetano é então coberto pelo plano mesmo com Maia, que será forçado a sair de Portugal, enquanto uma multidão aplaudindo e emoção que você pode finalmente deitar nas ruas de Lisboa e abraçar aqueles soldados com cravos sobre os barris de armas em alguns horas e sem o derramamento de sangue ter sido capaz de restaurar a liberdade para o país: apenas os mortos em 25 de abril, será, de fato, três manifestantes traiçoeiramente mortos pela polícia secreta militar Caetano. Mas vamos ver o que era Maia cujos atos desse dia são bem lembrado no filme Capitães de Abril diretor de Maria de Madeiros, estrelado por Stefano Accorsi.Filho de Francisco da Luz Maia, ferroviário, e de Francisca Silveria Salgueiro, Fernando José Salgueiro Maia nasceu em 1 de julho de 1944, em Castelo de Vide. Ele frequentou a escola primária em São Torcato, Coruche, e depois o Liceu Nacional de Leiria, finalmente, de se formar na Faculdade de Ciências Políticas e Sociais, etnologia e antropologia.Em outubro de 1964, Academia Militar, em Lisboa, dois anos mais tarde, na Escola Prática de Cavalaria em Santarém. Em 1968, ele foi designado para a 9 ª Companhia de Comandos e partiu para o norte de Moçambique, enquanto em julho de 1970 na Guiné-Bissau. A participação da guerra colonial lhe rendeu uma promoção a capitão, mas em 1973, quando o EPC para Santarém já desenvolveu uma profunda consciência política democrática anti-fascista e anti-colonialista.E 'neste momento de iniciar as reuniões clandestinas do Movimento das Forças Armadas, e Salgueiro Maia está na Comissão de Coordenação do Movimento de CEO da Cavalaria. Depois de 16 de março de 1974 e da revolta fracassada de Caldas, como já vimos, o personagem principal dos protagonistas do 25 de abril de Português ("o melhor dos melhores" foi definido).Após a revolução é um membro activo da Assembleia do MFA, e apesar do MFA e muitos partidos políticos e organizações, reconhecendo sua sensibilidade para as questões sociais, inteligência mérito, superior e de uma coragem incomum e fidelidade, pedir para jogar importante cargo público ou político (por exemplo, por parte Revolução resposta conselho, ou governador civil de Santarém e do adido militar na embaixada de sua escolha), Maia, honras de se aposentar e reservado, relutante em se lançar em disputas partidárias, não aceitar a oferta, preferindo permanecer simplesmente para levar a cabo a sua tarefa de militar.
25 de novembro de 1975 só aceita ser colocado no comando de um grupo de vagões sob a dependência directa do presidente Francisco Gomes da Costa.E 'então transferido para os Açores a partir do qual em 1979 para assumir o comando do Presídio Militar de Santa Margherita.Em 1981 foi promovido a major em 1983 e recebeu o Grande-Cruz da Ordem da Liberdade.Nem sempre, na alternância dos governos de maioria moderada ea maioria socialista, continua a ser único e positivo julgamento político e histórico em 25 de abril Português e os seus protagonistas, Salguero Maia descobre amargamente à sua própria custa, quando, doente, com câncer, em 1990 pediu desnecessariamente (ao contrário de dois ex-torturadores em vez de PIDE tinha recebido!) apoio médico ao Estado, na época governado pelo moderado Aníbal António Cavaco Silva. Morreu em Santarém 04 abril de 1992. No mesmo ano AINPUT postumamente recebe o grau de Grande Oficial da Ordem da Torre e Espada e, finalmente, em 2007, a medalha de ouro de Santarém.Sua memória permanece viva hoje na memória de todos os fiéis democrática Português para a memória e os valores do 25 de Abril.
                                                                                                                     "carlo gori"



Questo articolo è riproducibile parzialmente o totalmente previo consenso o citazione esplicita dell'Autore.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.