Si!
Milena for President!
Giunge
ora la notizia che il Movimento 5 Stelle, nella sua consultazione sul Web ha
scelto di battersi in Parlamento per Milena Gabanelli alla Presidenza della Repubblica.
Pur
avendo simpatia per il M5S non mi sono peritato anche su questo blog, modestamente
e per quello che può contare, di rivolgere in quel senso suggerimenti e
fraterne critiche, anche ai suoi leaders, a partire da Beppe Grillo.
Ma
su questa scelta sono pienamente
d’accordo.
Già
in precedenza avevo scritto sul mio Diario FB: “Carlo Onofrio Gori 21 ore fa [14.04.13] Questa
"fuoricasta" non-compromessa, che sul piano della denuncia, non ha
fatto sconti a nessuno... e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Se ci
mettesse anche qualcosa in più di necessariamente propositivo (e sono sicuro
che lo potrebbe e saprebbe fare) nel ruolo di garante, come Presidente della
Repubblica (al quale questo soprattutto si chiede), non sarebbe a mio avviso,
forse, seconda a nessuno.”
Ricordo
che Milena, trattando d’economia, finanza, banche, insomma di società e
politica, ha svelato e stigmatizzato il magna-magna e l’infedeltà ai principi
dichiarati dovunque essa sia, e oltre ad
aver “fatto le scarpe" nell’ultima puntata tv ad Alemanno, Sindaco di
Roma, non ha avuto paura a colpire, anche a volte troppo severamente (ma qui in
Italia, in cui la metà del Paese è ancora individualmente e culturalmente
legata allo storico "o Franza o Spagna, purché se magna" e
"senso dello Stato"...niente!!|... la severità "onesta", al
fine del bene comune, non è mai, mai, abbastanza...) dov’era giusto: da Di
Pietro, alla CGIL , ecc. ecc.
E’
lei, un po'... il nostro Assange!
Grillo ha detto poco fa a Zoppola: "siamo milioni in
Europa". Giusto! Facciamo un movimento europeo dal "basso". Tanto su
Internet ci sono i traduttori automatici e anche se sempre non son perfetti,
molti europei capiranno lo stesso!!! Sì, Beppe e il M5S in Europa!!!...per
salvarci!!!
...qui
in Italia e in questa ormai non-industriale e finanziarizzata e marginalizzata
Europa, occorre davvero, se ci vogliamo salvare, cambiare tutto e, (lasciando
e/o prendendo quel che di buono rimane a fronte di "cose-nuove") a
destra-centro-sinistra ideologie otto-novecentesche, e percorrere strade nuove,
autentiche, vicine ai bisogni ed alle aspirazioni, alla creatività autentica
della gente...
Riguardo alla Gabanelli non
concordo assolutamente con chi dice che non è una politica "esperta":
i risultati lei, con lo strumento che lì aveva, li ha ottenuti, molto più del
politico Napolitano che nel suo ambito che doveva esser di garante, della
Costituzione, ma che ha messo a capo del governo uno che ha fatto abbassare lo
spread (ma tutti dicono che invece è stato Draghi) e ha poi ... ammazzato il
Paese...e fare, casomai, "evocazioni" e domandare agli italici
suicidi com'è veramente andata...
...strade
nuove, nuove rispetto alle contingenze e basta con la
politica-politicante...siamo negli anni 2000 e fuori dal nostro cortile badano
al sodo e non come noi ai fradici rituali che coprono interessi concreti di qualche privilegiato....
Giustamente
scrive ora l’amico Leandro Piantini sul suo Diario FB: “Nella grande confusione
della politica italiana una bella novità è nata. Da giovedì siamo sicuri che
riceverà molti voti per la corsa al Quirinale una persona intelligente,
simpatica, non lottizzta ecc.. la GABANELLI!!! Non diventerà capo dello stato
ma finalmente chi spera nonostante tutto che l'Italia possa rinascere potrà
vedere UN' ITALIANA MERITEVOLE contendere il passo ad un branco di stronzi!!!!”
Concordo
pienamente!
Carlo O. Gori
Riporto qui sotto una sua biografia tratta da it.Wikipedia:
"Milena
Jole Gabanelli (Nibbiano, 9 giugno 1954) è una giornalista e conduttrice
televisiva italiana. Opera come freelance collaborando con la Rai a programmi
televisivi di inchiesta.
Ha
vissuto fino a 19 anni a Desio, in Brianza, si è poi trasferita a Bologna, dove
si è laureata al DAMS con una tesi in storia del cinema.
Collabora
con la Rai dal 1982, iniziando con la realizzazione di programmi di attualità
per la terza rete regionale.
Nei
primi anni novanta Milena Gabanelli partecipa alla introduzione in Italia dei
nuovi canoni del videogiornalismo[3], lavorando da sola con una videocamera
portatile, che crea uno stile più diretto nelle interviste e in generale nel
modo di fare programmi televisivi. Teorizza il suo metodo e lo insegna nelle
scuole di giornalismo.
Il
16 aprile 2013 è scelta come candidato alla Presidenza della Repubblica
Italiana, al secondo turno delle Quirinarie del MoVimento 5 Stelle.[4]
Nel
1989 inizia la collaborazione per la trasmissione di Giovanni Minoli Speciale
Mixer. Il suo primo lavoro è la Cina delle zone economiche speciali (1989), poi
c'è il Vietnam, la Cambogia. Nel 1990 è la prima (e rimasta finora unica)
giornalista italiana a sbarcare sull'isola dove vivono i discendenti degli
ammutinati del Bounty (1990). Poi c'è l'India dei venditori di reni, i deformi
di Semipalatinsk (in Kazakhstan, dove per 40 anni si sono fatti i test
atomici), la yakuza giapponese.
Nel
1994 Giovanni Minoli le offre di occuparsi di un programma sperimentale su Rai
2 Professione Reporter, che fino al 1996 manda in onda i servizi realizzati dai
neo-videogiornalisti. Il programma ha metodi produttivi particolari: usa in
parte mezzi interni (per la progettazione e l'edizione del programma) e mezzi
esterni, cioè l'acquisto dei servizi da autori freelance, che si pagano le
spese e lavorano in modo autonomo, pur sotto la supervisione di responsabili
della Rai.
Nel
1997 nasce Report, in onda su Rai 3, all'epoca diretta da Giovanni Minoli, di
cui è autrice e conduttrice. Negli anni il programma è diventato il più noto
format di giornalismo investigativo in Italia. Affronta soprattutto temi di
carattere economico, ma anche argomenti legati alla salute, alla giustizia,
inefficienze dei servizi pubblici, e di questioni legate al crimine
organizzato: ecomafia, servizi segreti[5], etc.
La
trasmissione è stata anche soggetta a querele a causa dei delicati argomenti
trattati I giornalisti di Report sono Sabrina Giannini, Bernardo Iovene,
Sigfrido Ranucci, Stefania Rimini, Alberto Nerazzini, Silvio Talarico, Giuliano
Marrucci, Paolo Mondani, Giovanna Boursier, Michele Buono, Piero Riccardi,
Emilio Casalini.
Come
inviato di guerra Milena Gabanelli si è recata in varie regioni del mondo dove
vi erano conflitti armati per documentare le atrocità commesse e la vita
difficile dei sopravvissuti. Tra queste: ex Jugoslavia, Cambogia, Vietnam,
Birmania, Sudafrica, Nagorno-Karabakh (Azerbaijan), Mozambico, Somalia, Cecenia.
È l'unica giornalista italiana ad aver messo piede a Pitcairn, l'isola dove
ancora vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty (eredi del Bounty)
1990. Sua è la biografia del generale Võ Nguyên Giáp, raccontata da lui
medesimo nel 1998.
Opere
Brigitte
Bardot, con Alessandra Mattirolo, Roma, Gremese, 1983. ISBN 88-7605-093-0.
Prefazione
a Alessandra Comazzi, Le inchieste di Report. Le mani sulla salute,
Roma-Milano, Rai-Eri-Sperling & Kupfer, 2002. ISBN 88-200-3279-1.
Le
inchieste di report, con DVD, Milano-Roma, BURsenzafiltro-Rai Trade, 2005. ISBN
88-17-00876-1.
Cara
politica. Come abbiamo toccato il fondo, con Giovanna Boursier, Sabrina
Giannini e Bernardo Iovene, con DVD, Milano, BUR, 2007. ISBN 978-88-17-01929-3.
Ecofollie.
Per uno sviluppo (in)sostenibile, con Paolo Mondani, Sigfrido Ranucci, Piero
Riccardi, con DVD, Milano-Roma, BURsenzafiltro-Rai Trade, 2009. ISBN
978-88-17-02377-1.
Premi
e riconoscimenti
(2000)
- Premiolino
(2001)
- Premio Ilaria Alpi
(2002)
- Premio Ilaria Alpi (conferito dalla critica)
(2002)
- Premio Mario Francese, consegnato a Palermo dall'ordine dei giornalisti
(2003)
- Premio Flaiano - consegnato a Pescara
(2003)
- Premio giornalistico Roberto Ghinetti, assegnatole a San Miniato
(2003)
- Premio Rocco Chinnici
(2005)
- Premio INU, in occasione del XXV Congresso Nazionale dell’INU
(Infrastrutture, Città e Territori)
(2005)
- Premio Saint Vincent, assegnatole dall'ex Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi
(2005)
- "Zolfanello d'oro" dal Sindaco di Dogliani
(2007)
- Premio Max David per l’inviato speciale, organizzato dalla Associazione Max
David per il Giornalismo
(2007)
- Premio Città di Sasso Marconi per la comunicazione e il diritto di
cittadinanza
(2007)
- Premio Martinetto (conferito dall'Accademia delle Scienze di Torino)
(2008)
- Premio "È giornalismo"[7]
(2008)
- Premio Bravo Presentatore
(2008)
- rinuncia al Premio per la Comunicazione legato al "Premio Letterario
Internazionale Mondello , Città di Palermo", con le seguenti motivazioni:
"Vorrei cedere il premio che il Rettore della Università Iulm intende
conferirmi ad una collega più giovane e molto meritevole (…). Credo che
nell'assegnare un premio occorra individuare coloro ai quali dare appoggio nei
momenti in cui ne hanno più bisogno, perché è un investimento sul futuro
professionale di quel giornalista ancora poco noto. Sono certa che di Sabrina
Giannini nei prossimi anni si parlerà parecchio." E così a Sabrina
Giannini verrà assegnato il Premio per la Comunicazione e a Milena Gabanelli il
Premio Speciale del Presidente della Giuria, Giovanni Puglisi.[8]
(2009)
- Premio Bravo Presentatore
(2009)
- "Premio Luigi Barzini" conferito il 9 maggio ad Orvieto
(2010)
- "Premio Venere Donna 2010", Portovenere
(2010)
- "Premio Trabucchi alla Passione Civile", Illasi (VR)
(2011)
- Premio Pio Manzù, Rimini. Presieduto da Mickhail Gorbaciov
(2011)
- Premio Fionda di Legno conferito ad Albenga
(2012)
- "x Premio Reporteros del Mundo", Madrid"
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