Il "global-liberalismo" e "questa" Europa-liberista, né liberale, né libertaria, né giusta...
Se guardiamo anche un po' più in là del nostro
"cortile di casa" penso che la distruzione della classe media (che di
per sé abbraccia una vasta gamma sociale) sia oggi l'obiettivo del liberismo
finanziario imperante (una degenerazione del liberalismo), delle ricette UE della Troika e dell'FMI e
quant'altro, Tutto ciò, risulta evidente dall'aumento della forbice dei redditi
a livello planetario fra gli straordinari guadagni del 10% circa dell'upper
class e il progressivo impoverimento del 90% circa del resto (guardare ad es. qui in Italia il noto caso dei guadagni odierni di un manager Fiat come Marchionne rispetto
agli stipendi medi dei suoi dipendenti e fare il conto con quello che erano nella
percentuale di questo rapporto, i guadagni un suo lontano predecessore lo
storico manager Fiat del Dopoguerra, Valletta).
In tal senso penso che oggi,
molti di noi - anche quelli non proprio poveri - percepiscano anche
fisicamente, da parte di quel 10%, non solo un menefreghismo funzionale al loro
"accaparramento", ma anche un fastidio crescente per le difficoltà
altrui, tra l'altro, da molti di loro, a noi procurate, insomma di un
"odio di classe alla rovescia".
Dai dati a livello internazionale, si
stanno salvando solo quei paesi emergenti, come ad es. il Brasile, che pur
accettando un modello capitalista di sviluppo cercano di contemperare con misure
sociali gli effetti nefasti del liberismo finanziario e delle "ricette
internazionali", e nei quali, dati alla mano, la classe media sta
crescendo. Insomma qui in Italia le sinistre ad anche i sindacati a suo tempo
indubbiamente "ci hanno messo del suo", forse per scarsamente
intelligente duttilità, ma indubbiamente i problemi, sono "a monte" e
son "globali".
Per questo, ...mirando al benessere nazionale comune, oggi negli anni
2000, della storia e delle sue interpretazioni, di fatti in giro per il mondo e
di valori ed eventi "contrapposti", penso che, fra Sinistra, tutto
quello che c'è in mezzo, e Destra, se ne possa discutere,
con reciproco profitto, nelle conferenze e convegni, in articoli, sul web, e
quant'altro, ma sulle cose concrete occorra procedere diversamente. Oggi c'è
una crisi molto forte che colpisce la maggioranza della popolazione italiana e
che non discrimina fra destra e sinistra, fra cattolici e laici, e quant'altro:
si tratta del 90% della popolazione che in misura maggiore a minore, cmq. "soffre",
e di un altro 10% (fra loro anche chi proviene da sinistra, beninteso...) che
se la stra-gode e stra-frega sempre più...e spesso a severo danno del resto
della Nazione...ecco appunto che oggi, il "divide et impera" serve
solo a loro...a quel 10%...a "quelli" interessano molto le
"guerre fra poveri" a comunque fra gente destinata - dalla Troika e
del FMI - a diventar tale...
COG
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