sabato 23 agosto 2014

Offensiva islamista nel Levante: priorità ma anche ragionamenti sulle colpe

Califfato ISIS (Islamic State of Iraq and Syria)

...su questa tragedia ho già scritto moltissimo sul mio Diario FB, ma ora qui riassumo un po'...ragiono su questo e penso di poterlo fare, anche terra-terra, - anche perché nel mio piccolo mi occupavo da anni dell'insorgere dell'islamismo quando molti lo sottovalutavano - rispetto alle fumose (trattative con questi tagliagole islamisti????!!!) ma anche articolate posizioni ideologiche del grillino Di Battista e di altri umanitar-dubbiosi di sinistra.
Quando c'è un grosso incendio e la casa brucia, come ora in Iraq, e con la gente dentro, il primo dovere di chi è lì intorno (anche di Obama) è spegnere l'incendio, salvare la gente ed eliminare gli incendiari che ora stanno gettando la benzina sul fuoco. E se, fra chi cerca di dare una mano (insieme ai Curdi) a spegnere il fuoco, c'è anche qualcuno che è ragionevolmente indicare come uno dei precedenti responsabili di quel fuoco (gli Usa) (anzi precedentemente irresponsabile sponsor dei piromani), e se fra i suoi principali amici della zona c'è anche chi continua alimentare quell'incendio pagando gli incendiari dell'Isis (Arabia Saudita, Qatar, ecc.) , è cosa importante su cui riflettere e far chiarezza (e ovviamente, dato i precedenti, quell’attuale  "capo-pompiere-Usa" e qualcuno dei suoi aiutanti vanno tenuti costantemente d'occhio!!!), ma solo appena dopo che "questo" incendio è stato spento, infatti questo di fronte alle cose d'ora, di fonte alla gente da salvare, è certo un argomento essenziale, ma diventa ora secondario...
Dopo recente la barbara uccisione in video del giornalista americano per mano degli islamisti dell’Isis ora ci si lamenta che i jihadisti qui in Occidente ce li abbiamo in casa! Ma lo sapevamo e noi lo avevamo detto, mentre molti sottovalutavano! Come ad es. il convertito Giuliano Ibrahim Delnevo, il “jihadista italiano-italiano”, di Genova, morto in Siria un paio d'anni fa combattendo, anche con i soldi dell'Occidente, contro Assad e per la causa islamista..."
Per non tacere e vedere sempre e cmq. la verità. Si parlava delle passate colpe di Bush padre e figlio, ma questi oltre 190 mila morti dal 2011, ora accertati dell'Onu, per la guerra in Siria, alimentata anche dall'Occidente sono tutti a carico di Obama! Si voleva rovesciare il regime di Assad, certamente autoritario, ma che assicurava un equilibrio fra razze e religioni diverse. Si è dato armi a TUTTI gli oppositori di Assad ed ora ci si rende conto che si è finanziato Al-Qaeda che tra l'altro ha distrutto uno dei primi luoghi della cristianità come la cittadina di Maloula, e l'ISIS .ancora più sanguinaria di Al-Qaeda e che ora da lì si espande anche in Iraq. Non dimentichiamoci che solo pochi mesi fa Obama (insieme alla Francia e alla GB) voleva intervenire in Siria non contro gli islamisti, ma contro Assad. 
"191 mila morti in tre anni di guerra” in Siria secondo un recente rapporto ONU (http://www.lastampa.it/2014/08/22/esteri/siria-il-rapporto-choc-delle-nazioni-unite-almeno-mila-morti-in-tre-anni-di-guerra-QcDtlkzeuCsgH3dVwAalRJ/pagina.html), cioè da quando è iniziata quella "primavera araba" e da quando da parte occidentale si decise, a mio avviso, sconsideratamente, di sostenerla - innescando una tremenda guerra civile con i "risultati islamisti" che oggi sappiamo. ..beninteso, non voglio dire che il regime di Assad fosse, almeno secondo i "canoni occidentali" - od è - un modello di democrazia, tuttavia, e ripeto quanto ho detto sopra, seppur con metodi “forti”, Assad sapeva tenere in un equilibrio, abbastanza delicato, il variegato milieu di razze e religioni in quel Paese. Mi sa però che da parte occidentale, come non da ora, ma da tempo ho scritto su questo blog, si alimentò quella , "primavera", non tanto o non solo per i "princìpi democratici", ma piuttosto, nel rinnovato scontro Usa-Russia, per scalzare i russi,  da tanti anni amici della Siria del Baath siriano,e degli Assad, padre e ora figlio, dalla base navale della città siriana di Tartus. Oggi dopo l' "esperienza islamista” dell’ Isis, le chiese cristiane e tutte le minoranze non-sunnite, compresi i sunniti moderati, appoggiano Assad...se vogliono vivere...e tornare alla pace.
Obama: un grande apprendista stregone!!! E ora deve spegnere in Iraq l’incendio che lui stesso (come in Libia oppure in Ucraina) ha contributo a provocare!!!

                                                               



                     Carlo Onofrio Gori







sì...gli americani avevano "scelto bene" (sic!) su chi puntare in Siria, culla ora dell'Isis,, come si vede anche da questa foto,, nella quale si individua, in "buon compagnia" il già principale competitor di Obama e capo dell'opposizione in Usa, andato lì a far proseliti contro Assad...proprio "intelligenti" questi americani!!!




...anche se, solo oggi ci ripensano: "sulla Siria aveva ragione Putin"? Se lo chiede il Washington Post:
http://www.ilpost.it/2014/08/23/putin-siria-2/ 

domenica 10 agosto 2014

Ucraina, Siria, Irak, Libia, Palestina, Afghanistan...una lettera aperta al "Corriere della Sera"

Ucraina, Siria, Irak, Libia, Palestina, Afghanistan... una lettera aperta al "Corriere della Sera" di Renato Risaliti

Ricordavo in uno dei post precedenti che in tempi recenti, nel trattare di importanti eventi  nazionali ed internazionali, mi sono soffermato frequentemente, soprattutto sul "Diario" della mia pagina Facebook "Carlo Onofrio Gori" ed in particolare sul gruppo FB "Prato e la politica..." , piuttosto che su questo blog.
E' stata l'immediatezza del dibattito che mi ha quindi portato spesso più su FB, che sul blog,  richiedendo la pubblicazione dei post qui sopra molto più tempo e cura anche se, si sa, che il recupero dell'informazione su FB è molto più difficile. Rinvio quindi gli amici che volessero leggere mie cose con una certa frequenza ad andare senz’altro quotidianamente su FB, riservandomi d’ora in poi, salvo eventi eccezionali, di intervenire sull’attualità politica in questo blog solo di tanto in tanto. Questo blog sarà riservato pertanto soprattutto ad approfondimenti storici.
Non posso evitare di soffermarmi qui però ora, brevemente, su alcuni importanti eventi internazionali che in questo momento impegnano le “prime pagine” di giornali e media- Mi riferisco soprattutto alle situazioni di guerra in Ucraina, a Gaza, e in est-Siria-Iraq e zone limitrofe dove prosegue l’avanzata dei fanatici islamisti dell’Isis del neoistituto Califfato del Lavante (condannati per brutalità dagli altri islamisti della stessa Al-Qaeda!!!), il trionfo degli islamisti a Bengasi, qui di fronte a noi, in Libia, e l’istituzione di un locale emirato…
Sulle ragioni ed il significato preoccupante per il presente ed il futuro  di questi avvenimenti sempre ricordando quanto in proposito scrivo ed ho scritto su FB, non dirò qui niente di mio, limitandomi a riprodurre un interessante scritto dell’amico Renato Risaliti, Presidente dell’Associazione Culturale Prometeo Pistoia, che ho recentemente pubblicato sul blog AsperaPrometeo.

                                                                Carlo Onofrio Gori


Al Direttore del Corriere della Sera
Dr. Ferruccio De’ Bortoli
Via Solferino 28 – 20121 Milano

Egregio Direttore,
da anni leggo tutti i giorni il giornale che dirige.
Negli ultimi mesi ho notato un preoccupante decadimento dell’informazione del giornale sia sulla tempestività, sia nei toni, sia nel contenuto degli articoli che riguardano la politica estera non tanto e non solo dell’Italia, ma di tutto il mondo.
Questo vale per le vicende della Siria, dell’Irak, dell’Afghanistan, della Libia, di Israele e la Palestina come dell’Africa nera e ora anche dell’Ucraina.
Il “Corriere della Sera” è un giornale, ma non il solo, a non accorgersi dei cambiamenti epocali che stanno avvenendo in tutto il mondo. Ormai nel mondo ci sono cinque nuovi “grandi” che sono solo in parte (Cina e Russia) i grandi di un tempo. 
I nuovi cinque “grandi” a Brasilia hanno creato una nuova Banca Mondiale che ha la sua sede a Shanghai e un presidente indiano con un capitale iniziale di 100 (cento) miliardi di dollari di cui 41 versati dalla Cina, 18 per ognuno la Russia, India, Brasile e 5 da Sud Africa.
Gli USA e gli stati dell’Unione Europea vogliono “isolare” la Russia sulla vicenda Ucraina. Assurdo! E’ l’Occidente nel suo complesso ad essere isolato. Direttore, ma l’ha vista la foto conclusiva di Brasilia coi cinque Grandi assieme e quasi tutti i presidenti degli stati latino americani?
E poi non va dimenticato che paesi come l’Indonesia, l’Iran, l’Argentina e il Messico hanno chiesto l’adesione al BRICS.
E poi l’Occidente tutto a partire dagli USA, all’Italia, è pieno di debiti!...Dover vogliamo andare? Applichiamo le terze sanzioni alla Russia?...
Ma se la Cina mette in piazza i titoli americani, gli USA entrano in crisi acuta e con loro l’Occidente tutto…
Gli USA non sapendo più a che santo votarsi stimolano guerre ovunque e poi….  pensano di sopravvivere cosi.
Ma questa è la politica dello struzzo o di un folle che sega il ramo dove sta seduto per…. precipitare nell’abisso di una crisi catastrofica.
Sul “Corriere” di oggi ci sono una serie di articoli per dimostrare che l’aereo abbattuto sui cieli ucraini è dovuto ai russi. Io non lo so, ma di certo so solo una cosa che l’abbattimento è dovuto alla guerra in corso.
Già la guerra civile. Circa due mesi fa le ho spedito un articolo mettendola in guardia. E Lei o i suoi collaboratori hanno “cestinato l’articolo senza leggerlo”.
Liberissimi di farlo così come per settimane avete negato che ci fosse una guerra civile tacendo sugli scontri. Tutto secondo voi dipendeva dai russi e non dagli errori macroscopici dell’Occidente verso l’Ucraina.
Ieri 21 luglio 2014 ho sentito in diretta e in italiano che F. Biloslabo del “Giornale” diceva che fra i mercenari di Kiev non c’erano solo Francesi, Svedesi, Lituani, etc., ma anche italiani di estrema destra… Uno di loro è stato intervistato. Ora basta con le chiacchiere non suffragate da documenti.
Oggi i media sono tanti e tali che le bugie non solo hanno le gambe corte, ma non possono sopravvivere che per pochi giorni.
E’ tempo che il Corriere cambi strada e si rimetta sulla strada unica delle notizie provvide.
Tanto Le dovevo
           

                                                           
  


                 Suo Renato Risaliti