storia e storie a 360 gradi!:...insomma... tutto quello che non c'è sull'altro mio attuale blog di storia toscana Goriblogstoria...Questo sito non utilizza cookie ma altri siti o web server esterni collegati potrebbero utilizzarli. Proseguendo nell'uso del sito acconsenti all’eventuale uso dei cookie
sabato 31 dicembre 2016
giovedì 8 dicembre 2016
lunedì 5 dicembre 2016
Largamente battuto (59,11-40,89) sul referendum costituzionale da lui stesso voluto, dopo tre anni il premier Matteo Renzi lascia...
Inequivocabile sconfitta. In seguito alla netta
sconfitta referendaria, confermata da una straordinaria partecipazione al voto da parte degli elettori italiani, si dimette il volonteroso e (già) trascinante
decisionista Renzi. Come non accorgersi che dopo il suo straordinario successo
alle ultime elezioni europee del 2014 aveva progressivamente ma fortemente
deluso le grandi e varie aspettative di larga parte degli italiani che gli
avevano dato fiducia? L'errore - a mio avviso - di aver intrapreso e gettato
buon parte delle forze in una sfibrante annuale battaglia istituzionale - di
ispirazione napoletaniana
- sul Senato dando in molti la consistente impressione che si fosse avviata una
poderosa mediatica arma di distrazione di massa dai veri e pesanti problemi nei
quali arrancano oggi la classe medio-bassa e la classe operaia; l'altro grande
l'errore - sempre a mio avviso - di aver sprecato i prestiti europei,
draghianamente ottenuti, in vari ed economicamente inutili ed effimeri
"regalini elettorali" et similia di pannicelli caldi e di non aver
prospettato una vera ripartenza economica varando invece un vasto piano per il
lavoro ai giovani nel quadro della progettazione e avvio di opere
infrastrutturali, pubbliche e di pubblica utilità delle quali il Paese ha un
tremendo bisogno....e poi le banche ed altro, ovviamente, nel quadro di una
ultimamante mal gestita e soprattutto "poterifortianamente" mal
indirizzata buona volontà ridottasi sempre più in una talvolta anche
affascinante narrazione, ma, divisiva e senza riscontri pratici nella realtà
quotidiana della gente... e se nei quartieri altoborghesi parecchi "voti
di pancia" sono andati al Sì, nei quartieri popolari parecchi e più
numerosi "voti delle pance vuote" sono andati al No...
Carlo Onofrio Gori
(Sulla sconfitta e le dimissioni Matteo Renzi vedere post e commenti sul mio profilo Facebook). COG
Carlo Onofrio Gori
(Sulla sconfitta e le dimissioni Matteo Renzi vedere post e commenti sul mio profilo Facebook). COG
domenica 4 dicembre 2016
Omaggio a Fidel. 4 de diciembre 2016: las cenizas del Comandante en Jefe Fidel
Castro ahora reposan en el Cementerio de Santa Ifigenia en Santiago de Cuba
junto al Padre de la Patria José Martí. (1853-1895). Ambos están por siempre
unidos en la lucha por l'la independencia y la dignidad nacional
..."Patria o muerte venceremos" ...y nel compromiso
internacionalista..."Con los pobres de la Tierra...." Ho voluto
scrivere queste prime parole in castigliano in omaggio a Santiago
("Rebelde ayer, hospitalaria hoy, heroica siempre") nei miei ricordi fra
le città cubane la più cara, a Fidel che dal fallito attacco al Moncada del
1953 e poi dalla vicina Sierra Maestra guidò la Rivoluzione e a José Martí che
in città ha il suo mausoleo.José Martí, caduto in combattimento nella Battaglia
di Dos Ríos del 19 maggio 1895, fu un politico, scrittore e rivoluzionario
cubano. Fu il leader del movimento per l'indipendenza cubana dalla Spagna; a
Cuba è considerato il più grande eroe nazionale. Sull'indipendenza nazionale il
suo pensiero è chiaro Durante tutto il corso della sua vita, lo scrittore e
poeta cubano si oppose all'interessato coinvolgimento degli Stati Uniti nella
guerra per l'indipendenza di Cuba, riferendosi allo stato americano come al
"Golia delle Americhe", e conosceva bene gli Usa dove aveva vissuto
alcuni anni in esilio a New York tanto da scrivere al suo ritorno a Cuba: Viví
en el monstruo y le conozco las entrañas…”.(ho vissuto nel ventre del mostro che
ne conosco perfino le viscere". Sull'internazionalismo il suo pensiero è
altrettanto chiaro, basta ricordare che uno dei poemi della collezione dei suoi
Versos sencillos (1891) fu tempo dopo trasposto in musica in Guantanamera, che
è divenuta la canzone cubana più famosa, fra essi una frase chiara: "Con
los pobres de la tierra. Quiero yo mi suerte echar: El arroyo de la Sierra. Me
complace más que el mar"...
Iscriviti a:
Post (Atom)