venerdì 10 maggio 2013

Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. 3. Bibliothèque nationale de France, Paris 4. Württembergische Landesbibliothek, Stuttgart 5. The International Institute of Social History (IISH) Amsterdam

Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. 3. Bibliothèque nationale de France, Paris 

Continuo in questo post la pubblicazione, a seguito di mie, sommarie (e spesso casuali) ricerche recenti (ad. es. solo ora mi sono accorto, consultando per altre mie ricerche l’Online Computer Library Center-OCLC, che un mio libro – Le riviste del Sessantotto - è stato tradotto in francese…), di notizie sulle  biblioteche e istituti culturali che possiedono alcune mie monografie a carattere storico-bibliografico.
Dopo la segnalazione, a questo riguardo, dei cataloghi di alcune fra le più importanti biblioteche italiane, sono passato a segnalare quelli delle maggiori biblioteche estere  ed è questa la volta, dopo gli Stati Uniti (Library of Congress) e la Gran Bretagna (British Library), delle maggiori, o significative, biblioteche francesi, tedesche, olandesi, ecc.
Ora segnalo qui la  Bibliothèque nationale de France, la Württembergische Landesbibliothek, di Stoccarda e l'International Institute of Social History (IISH) - di Amsterdam.
Non è per vanagloria che lo faccio, perché so benissimo che non si tratta di libri di capitale importanza nelle storiografia o letteratura mondiale….ci mancherebbe… ma alcuni di loro sono in argomenti specifici divenuti dei reference books a livello internazionale ed anche di questo mio “tramandarsi ai posteri” per mezzo di scritti, per quanto, per materie, “limitati” e “circoscritti” possano essi essere, sono solo un po’ legittimamente orgoglioso!!! Sono contento soltanto pensando al fatto che forse essi abbiano potuto aiutare qualcuno nelle sue ricerche, sia in Italia che all’Estero. Il fatto è che per me questo momento della vita, è un periodo dedicato, più che agli scritti (libri o articoli) ed alla parola (convegni), allo studio e ricerca e quindi di letture e anche di (ri)letture, di ripensamenti, e senza trascurare l’osservazione e la valutazione quello che mi “passa accanto”. 
Oggi,  è per me, quindi, un periodo di ripensamento del passato e cioè anche di bilanci.  Ogni tanto ….ci vuole!!!


                                                       Carlo Onofrio Gori


La Bibliothèque nationale de France (BnF)


E’ la biblioteca più importante di Francia ed una delle maggiori d'Europa e del mondo. Col suo status d'istituzione pubblica, ha la sede principale a Parigi nel quartiere di Tolbiac (XIII arrondissement), nel sito denominato François Mitterrand. La sede storica della biblioteca si trova in rue Richelieu, nel II arrondissement di Parigi. Le collezioni fisiche dell'istituzione sono stimate in trenta milioni di volumi, ma essa è conosciuta anche per la biblioteca digitale Gallica, formata per lo più da documenti informatizzati sotto forma di immagini. Gallica ora si sta evolvendo con il più impegnativo progetto Europeana che fornisce i libri anche in formato testo tramite OCR. La Bibliothèque nationale de France (BNF) ebbe origine dalla biblioteca reale, costituita al Louvre da Carlo V. Tuttavia, solo con Carlo VIII la biblioteca reale conobbe una certa stabilità gestionale e patrimoniale, senza dispersioni di fondi. La biblioteca, dapprima trasferita a Blois e a Fontainebleau, ritornò a Parigi nel 1568. Un notevole impulso al suo sviluppo si ebbe sotto il regno di Luigi XIV, per poi venire aperta al pubblico nel 1692. Dopo numerosi traslochi, la collezione bibliotecaria venne trasferita nel 1720 in rue Richelieu (l'attuale "site Richelieu"). Divenuta Biblioteca Nazionale, poi Imperiale coi vari cambiamenti di regime susseguitisi in Francia a partire dal 1789, nel 1868 venne trasferita negli edifici costruiti da Henri Labrouste, per poi spostarsi definitivamente negli anni 1990 nel nuovo sito di Tolbiac. Lo sviluppo dell'istituzione è segnato dai numerosi spostamenti delle collezioni; l'ultimo e più importante è stato accompagnato da un ampliamento delle superfici occupate, tramite la costruzione di nuovi edifici, l'annessione di strutture preesistenti e, d'altra parte, l'immagazzinamento nel sottosuolo (sito Richelieu) o in sopraelevazione (sito Tolbiac). Nel corso dei secoli, la biblioteca ha assistito a varie evoluzioni tecniche, delle quali essa ha tenuto conto, a volte con un certo ritardo. Queste evoluzioni hanno portato all'acquisizione dei documenti più disparati. Sono state altresì impiegate tecniche differenziate nella costituzione di cataloghi sempre più complessi (manoscritti e a stampa, schede e, dal 1987, cataloghi informatizzati). In egual modo si è evoluto il suo statuto, con la trasformazione da biblioteca del sovrano a servizio dello Stato fino a diventare un'istituzione pubblica autonoma. La Biblioteca ha inoltre diversificato la propria attività, con l'organizzazione di mostre e di altri eventi culturali quali convegni. Ha inoltre sviluppato iniziative di cooperazione con altre biblioteche, prima nell'ambito della rete francese, poi all'estero. Quella della Biblioteca è soprattutto una storia di accrescimenti successivi delle collezioni. Il deposito legale, esteso nel tempo a differenti tipi di documenti, è la principale fonte di accrescimento. La BNF ha beneficiato altresì di numerosi lasciti, a volte di singole donazioni ma assai spesso di collezioni avanzate. Gli scambi di pubblicazioni rappresentano un'altra fonte di incremento del catalogo, in particolare nell'ambito delle pubblicazioni estere. A ciò si aggiungono gli acquisti (nuove opere, ma talvolta anche vendite all'asta di documenti rari). Questi accrescimenti tramite acquisto sono stati più o meno significativi a seconda delle epoche, in funzione dei crediti accordati alla Biblioteca. La BNF ha beneficiato occasionalmente anche dei proventi di confische, in particolare durante la Rivoluzione francese. La biblioteca ha in tal modo ricevuto interi fondi provenienti soprattutto da abbazie, collegi e università soppresse, in gran parte parigini. Donazioni sono state fatte anche da paesi vicini. A partire dal 1988 la Biblioteca nazionale entra in una fase di importanti mutamenti. Il 14 luglio François Mitterrand, su consiglio di Jacques Attali, annuncia la costruzione di una fra le maggiori o della maggiore e moderna biblioteca del mondo ... (che) dovrà coprire tutti i campi del sapere, essere a disposizione di tutti, disporre delle tecnologie più moderne di trasmissione dei dati, poter essere consultabile a distanza e entrare in relazione con altre biblioteche europee. Il luogo prescelto si trova nel nuovo quartiere Tolbiac (XIII arrondissement di Parigi), nel cuore della ZAC Rive-Gauche, all'epoca la principale area di rinnovo urbano della città. Viene adottato il progetto architettonico di Dominique Perrault. La nuova Biblioteca nazionale di Francia apre le sue porte al pubblico il 20 dicembre 1996 e, dopo il trasferimento della maggior parte delle collezioni dalla rue Richelieu, accoglie i suoi primi ricercatori nell'ottobre 1998. La Bibliothèque nationale de France è un'istituzione pubblica sotto tutela amministrativa del ministero della cultura (decreto 94-3 del 3 gennaio 1994). In qualità di biblioteca nazionale, la sua missione è di costituire collezioni, in particolare nell'ambito del deposito legale, di tutelare la loro conservazione e promuovere il loro accesso al pubblico. Essa produce un catalogo di riferimento, coopera con istituzioni simili a livello nazionale e internazionale e partecipa a programmi di ricerca. La sezione Haut-de-jardin (sopra il livello del giardino) della sede Tolbiac è accessibile a tutti i maggiori di sedici anni dietro assolvimento di un diritto di entrata, che può essere per accesso singolo oppure in forma di abbonamento annuale. La sezione Rez-de-jardin (Livello del giardino) e le sale di lettura delle altre sedi sono utilizzabili solo previo accreditamento per motivi di ricerca e mediante pagamento (carta quindicinale o annuale). Alcune categorie, in particolare gli studenti, possono tuttavia essere esonerati o pagare una tariffa ridotta. La BNF assicura la raccolta del deposito legale con l'aiuto dei poli regionali di deposito, dell'Institut national de l'audiovisuel e del Centre national de la cinématographie. Essa è la maggiore depositaria dei documenti raccolti a questo titolo, che costituiscono la maggior parte del patrimonio. Occorre precisare che, mentre la BNF è depositaria di libri e di altri stampati, il deposito legale dei fumetti viene effettuato Centre national de la bande dessinée et de l'image (CNBDI) di Angoulême. La BNF ha una lunga tradizione di mostre incentrate sul suo patrimonio, ma spesso completate da apporti esterni. Dopo la costituzione dei nuovi locali pubblici, essa ha rafforzato l'attività di accoglimento di manifestazioni scientifiche, come convegni, conferenze o, più raramente, proiezioni e concerti. La BNF è anche una casa editrice che pubblica principalmente cataloghi delle sue collezioni, cataloghi di mostre e documenti inediti, anche in collaborazione con editori privati. La BNF assicura la pubblicazione di due periodici: Chroniques de la Bibliothèque nationale de France (disponibile all'indirizzo chroniques.bnf.fr) informa i lettori della vita della biblioteca; la Revue de la Bibliothèque nationale de France, succeduta alla Revue de la Bibliothèque nationale, comprende articoli sulla storia della biblioteca e delle sue collezioni, come anche sulla storia delle biblioteche e dei media in generale. La BNF prevede fra le sue missioni la cooperazione con le altre biblioteche francesi. Essa ha rapporti privilegiati con altre biblioteche chiamate "poli associati" della BNF. Essi possono essere di due tipi: i poli regionali di deposito legale, in ogni regione metropolitana e d'Oltremare, ricevono i libri depositati dagli stampatori. I poli di condivisione documentaria, 47 (25 in Île-de-France, 22 in provincia) strutture convenzionate con la BNF. Esse s'impegnano, con l'aiuto di quest'ultima, nell'acquisizione e nella conservazione di collezioni complementari a quelle della BNF, riguardanti un ambito definito. Spesso, più biblioteche di una stessa città formano insieme un polo di condivisione documentaria; a Brest, ad esempio, la biblioteca municipale, l'SCD (Service Commun de Documentation) dell'Università della Bretagna Occidentale e il centro di documentazione dell'IFREMER (Institut français de recherche pour l'exploitation de la mer) formano il polo associato per l'oceanografia. Oltre a collaborare a questa rete, la BNF assicura la fornitura di notizie bibliografiche a varie biblioteche. In cambio, la BNF gestisce il catalogo collettivo di Francia, che raggruppa BN-Opale Plus (vedi qui di seguito), il SUDOC (acronimo di Système universitaire de documentation: catalogo collettivo delle biblioteche universitarie francesi) e alcuni fondi antichi o particolari di biblioteche municipali. La BNF svolge inoltre un ruolo di formazione professionale, che si traduce nell'accoglimento di stagisti, nell'organizzazione di giornate per professionisti e nella diffusione di norme bibliografiche. La BNF intrattiene relazioni con altre biblioteche e istituzioni all'estero. La più nota è la partecipazione alla "Biblioteca europea", una biblioteca virtuale organizzata congiuntamente da varie biblioteche europee. Questo raggruppamento ha dato vita all'iniziativa per una "biblioteca elettronica europea", progetto che vede associata la maggior parte delle biblioteche nazionali del continente, benché il Regno Unito se ne sia dissociato. La BNF fornisce il suo sostegno a biblioteche di altri paesi, in particolare dell'Africa francofona e dell'America meridionale. Partecipa infine alla Federazione internazionale delle associazioni e istituzioni bibliotecarie (IFLA), all'interno della quale la BNF partecipa ai gruppi di lavoro sulle norme di catalogazione e nello specifico è stata incaricata di coordinare il programma PAC (preservation and conservation), consacrato alla conservazione e alla salvaguardia dei documenti antichi o fragili. La Bibliothèque nationale de France è amministrata da un consiglio d'amministrazione di cui fanno parte rappresentanti dei ministeri di tutela amministrativa, membri del mondo della ricerca scientifica, rappresentanti del personale e due rappresentanti dell'utenza (uno per l'Haut-de-jardin e uno per le biblioteche di ricerca). Il consiglio d'amministrazione è assistito da un consiglio scientifico avente un ruolo di consultazione. Il presidente della BNF, nominato per decreto ogni tre anni con mandato rinnovabile una sola volta, dirige la struttura con l'assistenza di un direttore generale e di alcuni direttori generali aggiunti. L'attuale presidente è Bruno Racine. I servizi della biblioteca sono ripartiti in tre direzioni e quattro delegazioni. La direzione delle collezioni (DCO) tratta le collezioni e assicura i servizi al pubblico: È divisa in dipartimenti documentari (vedi lista di seguito);La direzione dei servizi e delle reti (DSR) è incaricata di funzioni trasversali che interessano tutti i dipartimenti documentari e altre azioni che impegnano l'insieme delle biblioteca. Comprende vari dipartimenti: L'Agenzia bibliografica nazionale stabilisce la bibliografia nazionale francese, arricchisce il catalogo e mantiene il vocabolario controllato RAMEAU. Il dipartimento della biblioteca digitale si occupa di costituire una biblioteca digitale partendo dai documenti della BNF o di istituzioni partner. La sua attività principale consiste nell'alimentare Gallica. Il dipartimento della conservazione assicura la conservazione e il restauro dei documenti, gestendo anche i servizi tecnici le sedi distaccate di Bussy-Saint-Georges e Sablé-sur-Sarthe.Il dipartimento della cooperazione è incaricato dei rapporti con le altre biblioteche francesi e gestisce il Catalogue collectif de France. Il dipartimento del deposito legale riceve gli stampati dagli editori e dalle tipografie, mentre i supporti particolari sono direttamente ricevuti e trattati dai dipartimenti specializzati (ad esempio, il dipartimento di musica riceve il deposito legale delle partizioni). Il dipartimento della riproduzione è incaricato di riprodurre i documenti della biblioteca, sia per trasferirli su supporti meno fragili (microforma o, più spesso, supporto digitale) sia per soddisfare la richiesta di un lettore o di un cliente esterno (servizi a pagamento). Il dipartimento dei sistemi d'informazione si occupa dell'aspetto tecnico dei cataloghi, dell'intranet della BNF, delle postazioni pubbliche e dei servizi a distanza. La direzione dell'amministrazione e del personale (DAP) raggruppa i servizi indispensabili al funzionamento quotidiano dell'insieme della struttura (risorse umane, finanze, mezzi materiali). Le delegazioni dipendono direttamente dal direttore generale: delegazione alla strategia, delegazione alle relazioni internazionali, delegazione alla diffusione culturale, che si occupa tra l'altro di tutte le manifestazioni (mostre, convegni, letture.), delegazione alla comunicazione…

da Wikipedia.it

Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. 4. Württembergische Landesbibliothek, Stuttgart












                                                       






                                       COG








Qui sotto i miei libri acquisiti e conservati dalla Bibliothèque nationale de France:




Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. International Institute of Social History (IISH) - Internationaal Instituut voor Sociale GeschiedenisAmsterdam






L'Istituto Internazionale di Storia Sociale (IISH) di Amsterdam è il maggiore centro di documentazione e di ricerca al mondo nel campo della storia economica e sociale e  fa parte della Reale Accademia delle Arti e  delle Scienze dei Paesi Bassi.
Istituto scientifico indipendente fondato nel 1935 da Nicolaas Posthumus  fin dalla sua fondazione nel 1935, l'Istituto si è dedicato alla raccolta, alla conservazione  e a favorire la utilizzabilità del patrimonio dei movimenti sociali di tutto il mondo. Ha grandi archivi  (circa 50 km) che ospitano le carte di varie organizzazioni sociali internazionali, tra cui carte di Rosa Luxemburg, Friedrich Engels e Karl Marx (con il manoscritto di Das Kapital). Presso l’IISG sono conservati numerosi Archivi personali  come ad esempio (fra molti altri) le collezioni di giornali di Diego Abad de Santillan, Alexander Atabekian, Angelica Balabanoff, Bernt Carlsson, Ruth Fischer, Emma Goldman, Rudolf Hilferding, Karl Kautsky, Gustav Landauer, Arthur Lehning, Max Nettlau, Theodor Liebknecht, Toma Sik, Andre Gunder Frank e Leon Trotsky.
Conserva molti Archivi istituzionali, tra i quali gli archivi del russo Partito socialista rivoluzionario, la Rote Armee Fraktion e la Confederazione internazionale dei sindacati liberi (ben oltre 200 metri). Negli ultimi decenni l'istituto ha acquisito l'archivio di Greenpeace e Amnesty International. Un'istituzione correlato sono le Archivio svizzero sociali a Zurigo. ze dei Paesi Bassi.
Quando nel 1940 i tedeschi invasero l'Olanda, l’IISG trasferisce più preziosi archivi a Londra, ma la maggior parte vennero  trasportati  dagli occupanti in Germania. La maggior parte dei documenti sono stati riscoperti ad Hannover nel 1946, e alcune altre raccolte in archivi di Mosca nel 1991. Essi sono stati successivamente restituiti ad Amsterdam. 
Nel 1989 l'Istituto Internazionale di Storia Sociale si è trasferito nella nuova sede: un vecchio magazzino al Cruquiusweg nella parte orientale di Amsterdam.



                                                 COG



















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