Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. 3. Bibliothèque nationale de France, Paris
Continuo
in questo post la pubblicazione, a seguito di mie, sommarie (e spesso casuali)
ricerche recenti (ad. es. solo ora mi sono accorto, consultando per altre mie ricerche
l’Online Computer Library Center-OCLC, che un mio libro – Le riviste del Sessantotto - è stato tradotto in francese…), di
notizie sulle biblioteche e istituti
culturali che possiedono alcune mie monografie a carattere
storico-bibliografico.
Dopo
la segnalazione, a questo riguardo, dei cataloghi di alcune fra le più
importanti biblioteche italiane, sono passato a segnalare quelli delle maggiori
biblioteche estere ed è questa la volta,
dopo gli Stati Uniti (Library of Congress) e la Gran Bretagna (British Library),
delle maggiori, o significative, biblioteche francesi, tedesche, olandesi, ecc.
Ora
segnalo qui la Bibliothèque nationale de
France, la Württembergische Landesbibliothek, di Stoccarda e l'International Institute of Social History (IISH) - di Amsterdam.
Non
è per vanagloria che lo faccio, perché so benissimo che non si tratta di libri
di capitale importanza nelle storiografia o letteratura mondiale….ci
mancherebbe… ma alcuni di loro sono in argomenti specifici divenuti dei
reference books a livello internazionale ed anche di questo mio “tramandarsi ai
posteri” per mezzo di scritti, per quanto, per materie, “limitati” e
“circoscritti” possano essi essere, sono solo un po’ legittimamente
orgoglioso!!! Sono
contento soltanto pensando al fatto che forse essi abbiano potuto aiutare
qualcuno nelle sue ricerche, sia in Italia che all’Estero. Il fatto è che per
me questo momento della vita, è un periodo dedicato, più che agli scritti
(libri o articoli) ed alla parola (convegni), allo studio e ricerca e quindi di
letture e anche di (ri)letture, di ripensamenti, e senza trascurare
l’osservazione e la valutazione quello che mi “passa accanto”.
Oggi, è per me, quindi, un periodo di ripensamento
del passato e cioè anche di bilanci.
Ogni tanto ….ci vuole!!!
Non è per vanagloria che lo faccio, perché so benissimo che non si tratta di libri di capitale importanza nelle storiografia o letteratura mondiale….ci mancherebbe… ma alcuni di loro sono in argomenti specifici divenuti dei reference books a livello internazionale ed anche di questo mio “tramandarsi ai posteri” per mezzo di scritti, per quanto, per materie, “limitati” e “circoscritti” possano essi essere, sono solo un po’ legittimamente orgoglioso!!! Sono contento soltanto pensando al fatto che forse essi abbiano potuto aiutare qualcuno nelle sue ricerche, sia in Italia che all’Estero. Il fatto è che per me questo momento della vita, è un periodo dedicato, più che agli scritti (libri o articoli) ed alla parola (convegni), allo studio e ricerca e quindi di letture e anche di (ri)letture, di ripensamenti, e senza trascurare l’osservazione e la valutazione quello che mi “passa accanto”.
Oggi, è per me, quindi, un periodo di ripensamento del passato e cioè anche di bilanci. Ogni tanto ….ci vuole!!!
Carlo Onofrio Gori
La
Bibliothèque nationale de France (BnF)
E’
la biblioteca più importante di Francia ed una delle maggiori d'Europa e del
mondo. Col suo status d'istituzione pubblica, ha la sede principale a Parigi
nel quartiere di Tolbiac (XIII arrondissement), nel sito denominato François
Mitterrand. La sede storica della biblioteca si trova in rue Richelieu, nel II
arrondissement di Parigi. Le collezioni fisiche dell'istituzione sono stimate
in trenta milioni di volumi, ma essa è conosciuta anche per la biblioteca
digitale Gallica, formata per lo più da documenti informatizzati sotto forma di
immagini. Gallica ora si sta evolvendo con il più impegnativo progetto
Europeana che fornisce i libri anche in formato testo tramite OCR. La
Bibliothèque nationale de France (BNF) ebbe origine dalla biblioteca reale,
costituita al Louvre da Carlo V. Tuttavia, solo con Carlo VIII la biblioteca
reale conobbe una certa stabilità gestionale e patrimoniale, senza dispersioni
di fondi. La biblioteca, dapprima trasferita a Blois e a Fontainebleau, ritornò
a Parigi nel 1568. Un notevole impulso al suo sviluppo si ebbe sotto il regno
di Luigi XIV, per poi venire aperta al pubblico nel 1692. Dopo numerosi
traslochi, la collezione bibliotecaria venne trasferita nel 1720 in rue
Richelieu (l'attuale "site Richelieu"). Divenuta Biblioteca
Nazionale, poi Imperiale coi vari cambiamenti di regime susseguitisi in Francia
a partire dal 1789, nel 1868 venne trasferita negli edifici costruiti da Henri
Labrouste, per poi spostarsi definitivamente negli anni 1990 nel nuovo sito di Tolbiac.
Lo sviluppo dell'istituzione è segnato dai numerosi spostamenti delle
collezioni; l'ultimo e più importante è stato accompagnato da un ampliamento
delle superfici occupate, tramite la costruzione di nuovi edifici, l'annessione
di strutture preesistenti e, d'altra parte, l'immagazzinamento nel sottosuolo
(sito Richelieu) o in sopraelevazione (sito Tolbiac). Nel corso dei secoli, la
biblioteca ha assistito a varie evoluzioni tecniche, delle quali essa ha tenuto
conto, a volte con un certo ritardo. Queste evoluzioni hanno portato
all'acquisizione dei documenti più disparati. Sono state altresì impiegate
tecniche differenziate nella costituzione di cataloghi sempre più complessi
(manoscritti e a stampa, schede e, dal 1987, cataloghi informatizzati). In egual
modo si è evoluto il suo statuto, con la trasformazione da biblioteca del
sovrano a servizio dello Stato fino a diventare un'istituzione pubblica
autonoma. La Biblioteca ha inoltre diversificato la propria attività, con
l'organizzazione di mostre e di altri eventi culturali quali convegni. Ha
inoltre sviluppato iniziative di cooperazione con altre biblioteche, prima
nell'ambito della rete francese, poi all'estero. Quella della Biblioteca è
soprattutto una storia di accrescimenti successivi delle collezioni. Il
deposito legale, esteso nel tempo a differenti tipi di documenti, è la
principale fonte di accrescimento. La BNF ha beneficiato altresì di numerosi
lasciti, a volte di singole donazioni ma assai spesso di collezioni avanzate.
Gli scambi di pubblicazioni rappresentano un'altra fonte di incremento del
catalogo, in particolare nell'ambito delle pubblicazioni estere. A ciò si
aggiungono gli acquisti (nuove opere, ma talvolta anche vendite all'asta di
documenti rari). Questi accrescimenti tramite acquisto sono stati più o meno
significativi a seconda delle epoche, in funzione dei crediti accordati alla
Biblioteca. La BNF ha beneficiato occasionalmente anche dei proventi di
confische, in particolare durante la Rivoluzione francese. La biblioteca ha in
tal modo ricevuto interi fondi provenienti soprattutto da abbazie, collegi e
università soppresse, in gran parte parigini. Donazioni sono state fatte anche
da paesi vicini. A partire dal 1988 la Biblioteca nazionale entra in una fase
di importanti mutamenti. Il 14 luglio François Mitterrand, su consiglio di
Jacques Attali, annuncia la costruzione di una fra le maggiori o della maggiore
e moderna biblioteca del mondo ... (che) dovrà coprire tutti i campi del
sapere, essere a disposizione di tutti, disporre delle tecnologie più moderne
di trasmissione dei dati, poter essere consultabile a distanza e entrare in
relazione con altre biblioteche europee. Il luogo prescelto si trova nel nuovo
quartiere Tolbiac (XIII arrondissement di Parigi), nel cuore della ZAC Rive-Gauche,
all'epoca la principale area di rinnovo urbano della città. Viene adottato il
progetto architettonico di Dominique Perrault. La nuova Biblioteca nazionale di
Francia apre le sue porte al pubblico il 20 dicembre 1996 e, dopo il
trasferimento della maggior parte delle collezioni dalla rue Richelieu,
accoglie i suoi primi ricercatori nell'ottobre 1998. La Bibliothèque nationale
de France è un'istituzione pubblica sotto tutela amministrativa del ministero
della cultura (decreto 94-3 del 3 gennaio 1994). In qualità di biblioteca
nazionale, la sua missione è di costituire collezioni, in particolare
nell'ambito del deposito legale, di tutelare la loro conservazione e promuovere
il loro accesso al pubblico. Essa produce un catalogo di riferimento, coopera
con istituzioni simili a livello nazionale e internazionale e partecipa a
programmi di ricerca. La sezione Haut-de-jardin (sopra il livello del giardino)
della sede Tolbiac è accessibile a tutti i maggiori di sedici anni dietro
assolvimento di un diritto di entrata, che può essere per accesso singolo
oppure in forma di abbonamento annuale. La sezione Rez-de-jardin (Livello del
giardino) e le sale di lettura delle altre sedi sono utilizzabili solo previo
accreditamento per motivi di ricerca e mediante pagamento (carta quindicinale o
annuale). Alcune categorie, in particolare gli studenti, possono tuttavia
essere esonerati o pagare una tariffa ridotta. La BNF assicura la raccolta del
deposito legale con l'aiuto dei poli regionali di deposito, dell'Institut
national de l'audiovisuel e del Centre national de la cinématographie. Essa è
la maggiore depositaria dei documenti raccolti a questo titolo, che
costituiscono la maggior parte del patrimonio. Occorre precisare che, mentre la
BNF è depositaria di libri e di altri stampati, il deposito legale dei fumetti
viene effettuato Centre national de la bande dessinée et de l'image (CNBDI) di
Angoulême. La BNF ha una lunga tradizione di mostre incentrate sul suo
patrimonio, ma spesso completate da apporti esterni. Dopo la costituzione dei
nuovi locali pubblici, essa ha rafforzato l'attività di accoglimento di
manifestazioni scientifiche, come convegni, conferenze o, più raramente,
proiezioni e concerti. La BNF è anche una casa editrice che pubblica
principalmente cataloghi delle sue collezioni, cataloghi di mostre e documenti
inediti, anche in collaborazione con editori privati. La BNF assicura la
pubblicazione di due periodici: Chroniques de la Bibliothèque nationale de
France (disponibile all'indirizzo chroniques.bnf.fr) informa i lettori della
vita della biblioteca; la Revue de la Bibliothèque nationale de France,
succeduta alla Revue de la Bibliothèque nationale, comprende articoli sulla
storia della biblioteca e delle sue collezioni, come anche sulla storia delle
biblioteche e dei media in generale. La BNF prevede fra le sue missioni la
cooperazione con le altre biblioteche francesi. Essa ha rapporti privilegiati
con altre biblioteche chiamate "poli associati" della BNF. Essi
possono essere di due tipi: i poli regionali di deposito legale, in ogni
regione metropolitana e d'Oltremare, ricevono i libri depositati dagli
stampatori. I poli di condivisione documentaria, 47 (25 in Île-de-France, 22 in
provincia) strutture convenzionate con la BNF. Esse s'impegnano, con l'aiuto di
quest'ultima, nell'acquisizione e nella conservazione di collezioni
complementari a quelle della BNF, riguardanti un ambito definito. Spesso, più
biblioteche di una stessa città formano insieme un polo di condivisione
documentaria; a Brest, ad esempio, la biblioteca municipale, l'SCD (Service
Commun de Documentation) dell'Università della Bretagna Occidentale e il centro
di documentazione dell'IFREMER (Institut français de recherche pour
l'exploitation de la mer) formano il polo associato per l'oceanografia. Oltre a
collaborare a questa rete, la BNF assicura la fornitura di notizie
bibliografiche a varie biblioteche. In cambio, la BNF gestisce il catalogo
collettivo di Francia, che raggruppa BN-Opale Plus (vedi qui di seguito), il
SUDOC (acronimo di Système universitaire de documentation: catalogo collettivo
delle biblioteche universitarie francesi) e alcuni fondi antichi o particolari
di biblioteche municipali. La BNF svolge inoltre un ruolo di formazione
professionale, che si traduce nell'accoglimento di stagisti,
nell'organizzazione di giornate per professionisti e nella diffusione di norme
bibliografiche. La BNF intrattiene relazioni con altre biblioteche e
istituzioni all'estero. La più nota è la partecipazione alla "Biblioteca
europea", una biblioteca virtuale organizzata congiuntamente da varie
biblioteche europee. Questo raggruppamento ha dato vita all'iniziativa per una
"biblioteca elettronica europea", progetto che vede associata la
maggior parte delle biblioteche nazionali del continente, benché il Regno Unito
se ne sia dissociato. La BNF fornisce il suo sostegno a biblioteche di altri
paesi, in particolare dell'Africa francofona e dell'America meridionale.
Partecipa infine alla Federazione internazionale delle associazioni e
istituzioni bibliotecarie (IFLA), all'interno della quale la BNF partecipa ai
gruppi di lavoro sulle norme di catalogazione e nello specifico è stata
incaricata di coordinare il programma PAC (preservation and conservation),
consacrato alla conservazione e alla salvaguardia dei documenti antichi o
fragili. La Bibliothèque nationale de France è amministrata da un consiglio
d'amministrazione di cui fanno parte rappresentanti dei ministeri di tutela
amministrativa, membri del mondo della ricerca scientifica, rappresentanti del
personale e due rappresentanti dell'utenza (uno per l'Haut-de-jardin e uno per
le biblioteche di ricerca). Il consiglio d'amministrazione è assistito da un
consiglio scientifico avente un ruolo di consultazione. Il presidente della
BNF, nominato per decreto ogni tre anni con mandato rinnovabile una sola volta,
dirige la struttura con l'assistenza di un direttore generale e di alcuni
direttori generali aggiunti. L'attuale presidente è Bruno Racine. I servizi
della biblioteca sono ripartiti in tre direzioni e quattro delegazioni. La
direzione delle collezioni (DCO) tratta le collezioni e assicura i servizi al
pubblico: È divisa in dipartimenti documentari (vedi lista di seguito);La
direzione dei servizi e delle reti (DSR) è incaricata di funzioni trasversali
che interessano tutti i dipartimenti documentari e altre azioni che impegnano
l'insieme delle biblioteca. Comprende vari dipartimenti: L'Agenzia
bibliografica nazionale stabilisce la bibliografia nazionale francese,
arricchisce il catalogo e mantiene il vocabolario controllato RAMEAU. Il
dipartimento della biblioteca digitale si occupa di costituire una biblioteca
digitale partendo dai documenti della BNF o di istituzioni partner. La sua
attività principale consiste nell'alimentare Gallica. Il dipartimento della
conservazione assicura la conservazione e il restauro dei documenti, gestendo
anche i servizi tecnici le sedi distaccate di Bussy-Saint-Georges e
Sablé-sur-Sarthe.Il dipartimento della cooperazione è incaricato dei rapporti
con le altre biblioteche francesi e gestisce il Catalogue collectif de France. Il
dipartimento del deposito legale riceve gli stampati dagli editori e dalle
tipografie, mentre i supporti particolari sono direttamente ricevuti e trattati
dai dipartimenti specializzati (ad esempio, il dipartimento di musica riceve il
deposito legale delle partizioni). Il dipartimento della riproduzione è
incaricato di riprodurre i documenti della biblioteca, sia per trasferirli su
supporti meno fragili (microforma o, più spesso, supporto digitale) sia per
soddisfare la richiesta di un lettore o di un cliente esterno (servizi a
pagamento). Il dipartimento dei sistemi d'informazione si occupa dell'aspetto
tecnico dei cataloghi, dell'intranet della BNF, delle postazioni pubbliche e
dei servizi a distanza. La direzione dell'amministrazione e del personale (DAP)
raggruppa i servizi indispensabili al funzionamento quotidiano dell'insieme
della struttura (risorse umane, finanze, mezzi materiali). Le delegazioni
dipendono direttamente dal direttore generale: delegazione alla strategia, delegazione
alle relazioni internazionali, delegazione alla diffusione culturale, che si
occupa tra l'altro di tutte le manifestazioni (mostre, convegni, letture.), delegazione
alla comunicazione…
da
Wikipedia.it
La
Bibliothèque nationale de France (BnF)
E’
la biblioteca più importante di Francia ed una delle maggiori d'Europa e del
mondo. Col suo status d'istituzione pubblica, ha la sede principale a Parigi
nel quartiere di Tolbiac (XIII arrondissement), nel sito denominato François
Mitterrand. La sede storica della biblioteca si trova in rue Richelieu, nel II
arrondissement di Parigi. Le collezioni fisiche dell'istituzione sono stimate
in trenta milioni di volumi, ma essa è conosciuta anche per la biblioteca
digitale Gallica, formata per lo più da documenti informatizzati sotto forma di
immagini. Gallica ora si sta evolvendo con il più impegnativo progetto
Europeana che fornisce i libri anche in formato testo tramite OCR. La
Bibliothèque nationale de France (BNF) ebbe origine dalla biblioteca reale,
costituita al Louvre da Carlo V. Tuttavia, solo con Carlo VIII la biblioteca
reale conobbe una certa stabilità gestionale e patrimoniale, senza dispersioni
di fondi. La biblioteca, dapprima trasferita a Blois e a Fontainebleau, ritornò
a Parigi nel 1568. Un notevole impulso al suo sviluppo si ebbe sotto il regno
di Luigi XIV, per poi venire aperta al pubblico nel 1692. Dopo numerosi
traslochi, la collezione bibliotecaria venne trasferita nel 1720 in rue
Richelieu (l'attuale "site Richelieu"). Divenuta Biblioteca
Nazionale, poi Imperiale coi vari cambiamenti di regime susseguitisi in Francia
a partire dal 1789, nel 1868 venne trasferita negli edifici costruiti da Henri
Labrouste, per poi spostarsi definitivamente negli anni 1990 nel nuovo sito di Tolbiac.
Lo sviluppo dell'istituzione è segnato dai numerosi spostamenti delle
collezioni; l'ultimo e più importante è stato accompagnato da un ampliamento
delle superfici occupate, tramite la costruzione di nuovi edifici, l'annessione
di strutture preesistenti e, d'altra parte, l'immagazzinamento nel sottosuolo
(sito Richelieu) o in sopraelevazione (sito Tolbiac). Nel corso dei secoli, la
biblioteca ha assistito a varie evoluzioni tecniche, delle quali essa ha tenuto
conto, a volte con un certo ritardo. Queste evoluzioni hanno portato
all'acquisizione dei documenti più disparati. Sono state altresì impiegate
tecniche differenziate nella costituzione di cataloghi sempre più complessi
(manoscritti e a stampa, schede e, dal 1987, cataloghi informatizzati). In egual
modo si è evoluto il suo statuto, con la trasformazione da biblioteca del
sovrano a servizio dello Stato fino a diventare un'istituzione pubblica
autonoma. La Biblioteca ha inoltre diversificato la propria attività, con
l'organizzazione di mostre e di altri eventi culturali quali convegni. Ha
inoltre sviluppato iniziative di cooperazione con altre biblioteche, prima
nell'ambito della rete francese, poi all'estero. Quella della Biblioteca è
soprattutto una storia di accrescimenti successivi delle collezioni. Il
deposito legale, esteso nel tempo a differenti tipi di documenti, è la
principale fonte di accrescimento. La BNF ha beneficiato altresì di numerosi
lasciti, a volte di singole donazioni ma assai spesso di collezioni avanzate.
Gli scambi di pubblicazioni rappresentano un'altra fonte di incremento del
catalogo, in particolare nell'ambito delle pubblicazioni estere. A ciò si
aggiungono gli acquisti (nuove opere, ma talvolta anche vendite all'asta di
documenti rari). Questi accrescimenti tramite acquisto sono stati più o meno
significativi a seconda delle epoche, in funzione dei crediti accordati alla
Biblioteca. La BNF ha beneficiato occasionalmente anche dei proventi di
confische, in particolare durante la Rivoluzione francese. La biblioteca ha in
tal modo ricevuto interi fondi provenienti soprattutto da abbazie, collegi e
università soppresse, in gran parte parigini. Donazioni sono state fatte anche
da paesi vicini. A partire dal 1988 la Biblioteca nazionale entra in una fase
di importanti mutamenti. Il 14 luglio François Mitterrand, su consiglio di
Jacques Attali, annuncia la costruzione di una fra le maggiori o della maggiore
e moderna biblioteca del mondo ... (che) dovrà coprire tutti i campi del
sapere, essere a disposizione di tutti, disporre delle tecnologie più moderne
di trasmissione dei dati, poter essere consultabile a distanza e entrare in
relazione con altre biblioteche europee. Il luogo prescelto si trova nel nuovo
quartiere Tolbiac (XIII arrondissement di Parigi), nel cuore della ZAC Rive-Gauche,
all'epoca la principale area di rinnovo urbano della città. Viene adottato il
progetto architettonico di Dominique Perrault. La nuova Biblioteca nazionale di
Francia apre le sue porte al pubblico il 20 dicembre 1996 e, dopo il
trasferimento della maggior parte delle collezioni dalla rue Richelieu,
accoglie i suoi primi ricercatori nell'ottobre 1998. La Bibliothèque nationale
de France è un'istituzione pubblica sotto tutela amministrativa del ministero
della cultura (decreto 94-3 del 3 gennaio 1994). In qualità di biblioteca
nazionale, la sua missione è di costituire collezioni, in particolare
nell'ambito del deposito legale, di tutelare la loro conservazione e promuovere
il loro accesso al pubblico. Essa produce un catalogo di riferimento, coopera
con istituzioni simili a livello nazionale e internazionale e partecipa a
programmi di ricerca. La sezione Haut-de-jardin (sopra il livello del giardino)
della sede Tolbiac è accessibile a tutti i maggiori di sedici anni dietro
assolvimento di un diritto di entrata, che può essere per accesso singolo
oppure in forma di abbonamento annuale. La sezione Rez-de-jardin (Livello del
giardino) e le sale di lettura delle altre sedi sono utilizzabili solo previo
accreditamento per motivi di ricerca e mediante pagamento (carta quindicinale o
annuale). Alcune categorie, in particolare gli studenti, possono tuttavia
essere esonerati o pagare una tariffa ridotta. La BNF assicura la raccolta del
deposito legale con l'aiuto dei poli regionali di deposito, dell'Institut
national de l'audiovisuel e del Centre national de la cinématographie. Essa è
la maggiore depositaria dei documenti raccolti a questo titolo, che
costituiscono la maggior parte del patrimonio. Occorre precisare che, mentre la
BNF è depositaria di libri e di altri stampati, il deposito legale dei fumetti
viene effettuato Centre national de la bande dessinée et de l'image (CNBDI) di
Angoulême. La BNF ha una lunga tradizione di mostre incentrate sul suo
patrimonio, ma spesso completate da apporti esterni. Dopo la costituzione dei
nuovi locali pubblici, essa ha rafforzato l'attività di accoglimento di
manifestazioni scientifiche, come convegni, conferenze o, più raramente,
proiezioni e concerti. La BNF è anche una casa editrice che pubblica
principalmente cataloghi delle sue collezioni, cataloghi di mostre e documenti
inediti, anche in collaborazione con editori privati. La BNF assicura la
pubblicazione di due periodici: Chroniques de la Bibliothèque nationale de
France (disponibile all'indirizzo chroniques.bnf.fr) informa i lettori della
vita della biblioteca; la Revue de la Bibliothèque nationale de France,
succeduta alla Revue de la Bibliothèque nationale, comprende articoli sulla
storia della biblioteca e delle sue collezioni, come anche sulla storia delle
biblioteche e dei media in generale. La BNF prevede fra le sue missioni la
cooperazione con le altre biblioteche francesi. Essa ha rapporti privilegiati
con altre biblioteche chiamate "poli associati" della BNF. Essi
possono essere di due tipi: i poli regionali di deposito legale, in ogni
regione metropolitana e d'Oltremare, ricevono i libri depositati dagli
stampatori. I poli di condivisione documentaria, 47 (25 in Île-de-France, 22 in
provincia) strutture convenzionate con la BNF. Esse s'impegnano, con l'aiuto di
quest'ultima, nell'acquisizione e nella conservazione di collezioni
complementari a quelle della BNF, riguardanti un ambito definito. Spesso, più
biblioteche di una stessa città formano insieme un polo di condivisione
documentaria; a Brest, ad esempio, la biblioteca municipale, l'SCD (Service
Commun de Documentation) dell'Università della Bretagna Occidentale e il centro
di documentazione dell'IFREMER (Institut français de recherche pour
l'exploitation de la mer) formano il polo associato per l'oceanografia. Oltre a
collaborare a questa rete, la BNF assicura la fornitura di notizie
bibliografiche a varie biblioteche. In cambio, la BNF gestisce il catalogo
collettivo di Francia, che raggruppa BN-Opale Plus (vedi qui di seguito), il
SUDOC (acronimo di Système universitaire de documentation: catalogo collettivo
delle biblioteche universitarie francesi) e alcuni fondi antichi o particolari
di biblioteche municipali. La BNF svolge inoltre un ruolo di formazione
professionale, che si traduce nell'accoglimento di stagisti,
nell'organizzazione di giornate per professionisti e nella diffusione di norme
bibliografiche. La BNF intrattiene relazioni con altre biblioteche e
istituzioni all'estero. La più nota è la partecipazione alla "Biblioteca
europea", una biblioteca virtuale organizzata congiuntamente da varie
biblioteche europee. Questo raggruppamento ha dato vita all'iniziativa per una
"biblioteca elettronica europea", progetto che vede associata la
maggior parte delle biblioteche nazionali del continente, benché il Regno Unito
se ne sia dissociato. La BNF fornisce il suo sostegno a biblioteche di altri
paesi, in particolare dell'Africa francofona e dell'America meridionale.
Partecipa infine alla Federazione internazionale delle associazioni e
istituzioni bibliotecarie (IFLA), all'interno della quale la BNF partecipa ai
gruppi di lavoro sulle norme di catalogazione e nello specifico è stata
incaricata di coordinare il programma PAC (preservation and conservation),
consacrato alla conservazione e alla salvaguardia dei documenti antichi o
fragili. La Bibliothèque nationale de France è amministrata da un consiglio
d'amministrazione di cui fanno parte rappresentanti dei ministeri di tutela
amministrativa, membri del mondo della ricerca scientifica, rappresentanti del
personale e due rappresentanti dell'utenza (uno per l'Haut-de-jardin e uno per
le biblioteche di ricerca). Il consiglio d'amministrazione è assistito da un
consiglio scientifico avente un ruolo di consultazione. Il presidente della
BNF, nominato per decreto ogni tre anni con mandato rinnovabile una sola volta,
dirige la struttura con l'assistenza di un direttore generale e di alcuni
direttori generali aggiunti. L'attuale presidente è Bruno Racine. I servizi
della biblioteca sono ripartiti in tre direzioni e quattro delegazioni. La
direzione delle collezioni (DCO) tratta le collezioni e assicura i servizi al
pubblico: È divisa in dipartimenti documentari (vedi lista di seguito);La
direzione dei servizi e delle reti (DSR) è incaricata di funzioni trasversali
che interessano tutti i dipartimenti documentari e altre azioni che impegnano
l'insieme delle biblioteca. Comprende vari dipartimenti: L'Agenzia
bibliografica nazionale stabilisce la bibliografia nazionale francese,
arricchisce il catalogo e mantiene il vocabolario controllato RAMEAU. Il
dipartimento della biblioteca digitale si occupa di costituire una biblioteca
digitale partendo dai documenti della BNF o di istituzioni partner. La sua
attività principale consiste nell'alimentare Gallica. Il dipartimento della
conservazione assicura la conservazione e il restauro dei documenti, gestendo
anche i servizi tecnici le sedi distaccate di Bussy-Saint-Georges e
Sablé-sur-Sarthe.Il dipartimento della cooperazione è incaricato dei rapporti
con le altre biblioteche francesi e gestisce il Catalogue collectif de France. Il
dipartimento del deposito legale riceve gli stampati dagli editori e dalle
tipografie, mentre i supporti particolari sono direttamente ricevuti e trattati
dai dipartimenti specializzati (ad esempio, il dipartimento di musica riceve il
deposito legale delle partizioni). Il dipartimento della riproduzione è
incaricato di riprodurre i documenti della biblioteca, sia per trasferirli su
supporti meno fragili (microforma o, più spesso, supporto digitale) sia per
soddisfare la richiesta di un lettore o di un cliente esterno (servizi a
pagamento). Il dipartimento dei sistemi d'informazione si occupa dell'aspetto
tecnico dei cataloghi, dell'intranet della BNF, delle postazioni pubbliche e
dei servizi a distanza. La direzione dell'amministrazione e del personale (DAP)
raggruppa i servizi indispensabili al funzionamento quotidiano dell'insieme
della struttura (risorse umane, finanze, mezzi materiali). Le delegazioni
dipendono direttamente dal direttore generale: delegazione alla strategia, delegazione
alle relazioni internazionali, delegazione alla diffusione culturale, che si
occupa tra l'altro di tutte le manifestazioni (mostre, convegni, letture.), delegazione
alla comunicazione…
da
Wikipedia.it
Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. 4. Württembergische Landesbibliothek, Stuttgart
COG
Qui sotto i miei libri acquisiti e conservati dalla Bibliothèque nationale de France:
Carlo O. Gori. Miei libri in importanti biblioteche estere. International Institute of Social History (IISH) - Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis, Amsterdam
L'Istituto Internazionale di Storia Sociale (IISH) di Amsterdam è il
maggiore centro di documentazione e di ricerca al mondo nel campo della storia
economica e sociale e fa parte della
Reale Accademia delle Arti e delle
Scienze dei Paesi Bassi.
Istituto scientifico indipendente fondato nel 1935 da Nicolaas
Posthumus fin dalla sua fondazione nel
1935, l'Istituto si è dedicato alla raccolta, alla conservazione e a favorire la utilizzabilità del patrimonio
dei movimenti sociali di tutto il mondo. Ha grandi archivi (circa 50 km) che ospitano le carte di varie
organizzazioni sociali internazionali, tra cui carte di Rosa Luxemburg,
Friedrich Engels e Karl Marx (con il manoscritto di Das Kapital). Presso l’IISG
sono conservati numerosi Archivi personali
come ad esempio (fra molti altri) le collezioni di giornali di Diego
Abad de Santillan, Alexander Atabekian, Angelica Balabanoff, Bernt Carlsson,
Ruth Fischer, Emma Goldman, Rudolf Hilferding, Karl Kautsky, Gustav Landauer,
Arthur Lehning, Max Nettlau, Theodor Liebknecht, Toma Sik, Andre Gunder Frank e
Leon Trotsky.
Conserva molti Archivi istituzionali, tra i quali gli archivi del russo
Partito socialista rivoluzionario, la Rote Armee Fraktion e la Confederazione
internazionale dei sindacati liberi (ben oltre 200 metri). Negli ultimi decenni
l'istituto ha acquisito l'archivio di Greenpeace e Amnesty International.
Un'istituzione correlato sono le Archivio svizzero sociali a Zurigo. ze dei Paesi
Bassi.
Quando nel 1940 i tedeschi invasero l'Olanda, l’IISG trasferisce più
preziosi archivi a Londra, ma la maggior parte vennero trasportati dagli occupanti in Germania. La maggior parte
dei documenti sono stati riscoperti ad Hannover nel 1946, e alcune altre
raccolte in archivi di Mosca nel 1991. Essi sono stati successivamente
restituiti ad Amsterdam.
Nel 1989 l'Istituto Internazionale di Storia Sociale si è trasferito nella nuova sede: un vecchio magazzino al Cruquiusweg nella parte
orientale di Amsterdam.
COG
Altri post su questo argomento:
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/02/carlo-o-gori-libri-nelle-biblioteche.html
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/02/carlo-o-gori-miei-libri-nelle.html
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/05/carlo-o-gori-miei-libri-in-importanti_10.html
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/02/elenco-dei-miei-libri-conservati-nelle.html
http://goriblogstoria360.blogspot.it/2013/02/elenco-dei-miei-scritti-catalogati.html
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