Siria: di chi la colpa?
Marco Fedi x sto nobel x la pace ci vorrebbe un'altra Norimberga.....
Fabio Gandolfi Chissà perchè mi ricorda un altro presidente sempre degli States la cui politica estera il buon Barack ha fortemente contrastato...in campagna elettorale,ovviamente.E' proprio vero: la storia si ripete sempre due volte,la prima come tragedia,la seconda come farsa.Gli americani bianchi,neri,rossi,gialli o a pois sono sempre gli stessi: non saranno mai soddisfatti,come per gli israeliani,se non mostrano i muscoli per poi combinare qualche disastro.Tanto poi,avendo in pugno l'O.N.U.,ci saranno i soliti soldatini degli altri Paesi pronti a scattare sull'attenti (chi ha detto l'Italia ?) per mettergli le pezze al c**o dopo "la mission accomplished".
Siria:
USA (che sembrano sconsideratamente intenzionati a favorire l'estremismo
jihadista....contenti loro...) ora smentiti !!!
Carla
Del Ponte, il magistrato svizzero che adesso lavora per l'ONU, afferma che le Nazioni
Unite hanno le prove che - finora - ad utilizzare "armi chimiche", a
partire dal letale "gas Sarin", in Siria sono stati gli insorti e non
gli uomini fedeli al regime di Bashar al Assad.
Stabilito
innanzitutto che, sempre, le guerre, ai "soliti noti" ricconi, fanno
guadagnare, e non poco... in
soldoni...perplessità sull' "operazione primavere" (che gli
Usa&C., caduti i "regimi amici" di Ben Alì in Tunisa e di Mubarak
Marocco, facendo buon viso a cattiva sorte, hanno voluto "esportare"
verso le "infide" Libia di Gheddafi e Siria di Assad, con le quali
avevano da regolare "vecchi conti") ne ho sempre avute...anche
perché, ad esempio, le "primavere" nei Paesi del Golfo, tradizionali
amici degli Usa, sono state duramente represse e da Oltreatlantico e dintorni,
non c'è stato nemmeno un mediatico..." ah???!!".
Intendiamoci:
non credo che il regime baathista-siriano di Assad sia il migliore dei regimi e
che tantomeno sia stato tollerante con le dissidenze che sotto tutte le
latitudini hanno il diritto di esporre i loro disagi e cercar di migliorare la società.
Ma
nessuno mi toglie dalla testa (come dicono a Napoli.....cca nisciuno E' fesso
..) che gli Usa ed i suoi amici europei-e-non (dalla Turchia, ai Sauditi ed
agli Stati arabi del Golfo, ecc.) abbiano, cogliendo a pretesto qualche
legittima dimostrazione lì avvenuta (e purtroppo incautamente e sciaguratamente
subito repressa - senza cercare il dialogo - dal regime) studiato a tavolino
come destabilizzare la Siria e così rovesciare Assad.
Il
regime non-confessionale, laico e tutt'ora (e soprattutto ora a fronte
dell'estremismo islamista che c'è in giro) "progressista", di Assad,
pur non essendo un modello di democrazia e pur mantenendo il predominio della
minoranza alawita, alla quale Assad appartiene,
aveva tuttavia finora garantito in quel Paese la pacifica convivenza di
numerose etnie e religioni: dagli Alawiti, agli Sciiti, ai Sunniti
(maggioranza), ai Drusi, ai Cristiani di vari ed anche antichissimi riti e
confessioni, ecc., ecc.
Adesso
da parte degli Usa, UK, Francia e degli Stati
del Golfo arabico si è voluta provocare ed armare una destabilizzante
guerra civile (oltre 60mila morti a tutt'oggi) opponendo la gran parte dei sunniti a tutti gli altri e finendo per
favorire le forze jihadiste islamiche che dopo la Tunisia, e il Marocco, hanno chiamato in Libia, ed ora in Siria, i
loro adepti, da ogni parte del mondo, per andare lì a combattere. I recenti
bombardamenti israeliani in Siria, favoriti dalla attuale "confusione"
lì esistente, hanno invece per Israele un evidente utilitaristico obiettivo
"collaterale": מדינת ישראל sa
benissimo che, "direttamente", da Assad non ha niente o poco da
temere, ma "indirettamente" sì, per questo ne approfitta colpendo per
interposta persona Iran e Hezbollah del Libano, alleati di Assad, ma interessi
–più o meno legittimi - di Israele a parte, l’Occidente dovrebbe cercare di distinguere, che l’Iran e gli Hezbollah sciiti, come Hamas
(sunnita) di Gaza, potranno nel panorama musulmano anche essere forze
“estremiste” e “riprovevoli”, ma NON sono forze jihadiste, come non lo erano né
Gheddafi, né lo stesso Saddam Hussein.
Gli
effetti delle "primavere arabe" ci dicono tuttavia che oggettivamente
(o meno?), Usa&C, favoriscono le forze jihadiste (ma perchè non guardano
bene fra i loro "amici" Stati del Golfo da dove queste forze,
occultamente, vengono istigate e finanziariamente e logisticamente foraggiate?)
che da Osama Bin Laden in poi dichiarano di voler combattere come il più grande
dei mali d'oggi
Questi
intrepidi difensori dell'Occidente democratico! (e che ne dice Assange, che ha
svelato tanti dei loro "altarini"?....)
...Mi
ricordo... e mi fanno venire in mente una massima - e cito a memoria - di un noto, scomparso (ma.. si dice, ora, nel
suo Paese, forse non compianto...), leader comunista asiatico che diceva:
"gli imperialisti sollevano il macigno per lasciarselo ricadere sui
piedi"...vd. anche "caso primavere"?
Dall'anno scorso ho
scritto molto su Facebook sulle vicende delle cosiddette "primavere
arabe" e sulla, a mio avviso, sconsiderata, politica degli Stati
Occidentali - in primis gli Usa, ma anche Francia e UK - in proposito. Penso di inserire, quando ne avrò il tempo, - per necessaria documentazione - a pié di
questo post, quei miei precedenti scritti
Carlo O. Gori
Marco Fedi x sto nobel x la pace ci vorrebbe un'altra Norimberga.....
Fabio Gandolfi Chissà perchè mi ricorda un altro presidente sempre degli States la cui politica estera il buon Barack ha fortemente contrastato...in campagna elettorale,ovviamente.E' proprio vero: la storia si ripete sempre due volte,la prima come tragedia,la seconda come farsa.Gli americani bianchi,neri,rossi,gialli o a pois sono sempre gli stessi: non saranno mai soddisfatti,come per gli israeliani,se non mostrano i muscoli per poi combinare qualche disastro.Tanto poi,avendo in pugno l'O.N.U.,ci saranno i soliti soldatini degli altri Paesi pronti a scattare sull'attenti (chi ha detto l'Italia ?) per mettergli le pezze al c**o dopo "la mission accomplished".
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