I miei
"tempi lunghi e lenti" d'oggi...
e...tanto altro
"intorno"...
Un saluto a tutti gli amici fb, compresi quelli
che mi seguono sui blog!!! Purtroppo per i miei problemi di convalescenza non
posso soffermarmi molto qui al computer né su fb né sui miei blog (...mia sosta
prolungata = dolori forti alla schiena per problemi ancora irrisolti di postura
in seguito a conseguenze post-operatorie...passerà...speriamo...) e, come si
vede da questa foto, rimedio discutendo a cena con gli amici. . Intanto saluto
tutti e in fondo quello che volevo esprimere sul principale dei noti fatti in
corso, l'avevo già detto da tanto e tanto tempo - come qualcuno, se vuole potrà
vedere, scorrendo indietro, qui nel mio Diario fb o sui miei blog - quando
pochi lo dicevano ed anzi qualcuno mi dava anche del "fissato", e
quando, molto prima che venisse fuori l'Isis, sottolineavo il pericolo
islamista, i responsabili dello stesso, i finanziatori e le complicità e anche
quelle che modestamente, secondo me per quello che posso contare, potevano
essere le possibili soluzioni. Meno male che, come prevedevo, ad eliminare il
se-dicente stato islamico dal suo territorio "principale" sito in
alcune parti della Siria e dell'Irak, prima o poi ci avrebbe pensato, ci pensa
e ci penserà la Russia di Putin che si è dimostrata l'unica "cosa
seria" oggi in giro. Abbattimento Isis come prima misura indispensabile,
visto anche che questo Califfato "medieval-tecnologico", questo Stato
autoproclamato animato da fanatici tagliagole e bombaroli, questo cancro, (che
tra l'altro come abbiamo visto per molti inconfessabili versi ha fatto comodo
anche ad alcuni, inizialmente "insospettabili", autorevoli e potenti
stati) ha un suo territorio, ha aderenti ed affiliati in altre zone fuori dal
Levante, sia in Africa che in Asia, che a loro volta, come ad es. nella vicina
Libia controllano territori e città. ha come sua guida politica un Califfo,
batte perfino moneta, estrae e vende petrolio, commercia in armi, opera d'arte
rubate ecc. ecc. stabilisce relazioni diplomatiche, segrete, ma concrete ed
effettive, con i governi ed i maggiorenti e di governi e degli stati che
segretamente lo sostengono ed ha anche - diciamolo - un consenso fra alcuni non
trascurabili strati delle popolazioni arabo-sunnite. E' questa oggi, come
dimostrano, (ma...ancora una volta!) i recenti drammatici fatti di Parigi, la
contraddizione principale nel mondo d' oggi, anche se come si è storicamente
verificato in tutte e due le "guerre mondiali", oltre e nella
"guerra principale" fatalmente sorgono e si inseriscono anche le
varie "guerre collaterali" locali e minori, speso contraddittorie.
Ecco pertanto, per far chiarezza, penso che come prima misura atta a risolvere
questa crisi epocale andrà distrutta la base territoriale principale di questo
"Stato" di tagliagole che hanno dichiarato guerra a tutti coloro,
siano musulmani o altro, che non sono a loro teologicamente assimilabili e che
quindi, secondo le loro fanatiche categorie, rientrano fra gli
"eliminabili" : atei, infedeli, apostati, miscredenti, laici,
moderati, comunisti, fascisti, liberisti, capitalisti, ecc. ecc.. Ma,
ovviamente, la questione, anche se l'Isis verrà abbattuta, non sarà finita lì
...sarà solo il primo indispensabile passo, perché rimarrà in piedi buona parte
della rete terroristica clandestina di questo universo jihadista già a suo
tempo messa in piedi da Al Qaeda e via via estesa anche fra alcuni strati
musulmani delle "periferie" europee, come rimarranno in piedi i
governi degli stati del Golfo che, facendo affari e .dissimulando una falsa
amicizia con l'Occidente, in ottemperanza alle ufficialmente inconfessate, ma
reali, finalità teocratiche egemoniche del loro credo islamista wahabita, hanno
in effetti e da tempo pensato e messo in piedi tutto questo, altresì rimarranno
in piedi i partiti confessionali islamici ispirati dalle fratellanze musulmane
(veri lupi travestiti da agnelli, poiché anche se da alcune parti partecipano
alle elezioni, il loro fine ultimo è lo stesso dei jihadisti: l'applicazione
totale della Sharia nei territori da loro controllati) che in molti paesi arabi
e/o a prevalente religione islamica hanno preso piede, soprattutto dalla fine
degli anni '80 in poi, in seguito alla crisi delle soluzioni politiche proposte
dai "nazionalismi laici" alla Ataturk o dei "socialismi
arabi" alla Nasser. Insomma, anche per gli abusi e gli errori storicamente
ma anche e soprattutto recentemente, commessi dall'Occidente, la faccenda si
prospetta lunga e di non facile soluzione. Concludo con un saluto ed un
"bravo" ai militari del (piccolo) contingente italiano che nel
nord-Irak hanno armato ed addestrato i peshmerga curdo-yazidi per la
riconquista del nodo strategico di Sinjar.
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