domenica 24 marzo 2013

C.O. Gori. Politica. Una strana preoccupazione giornalistico-televisiva per il "chiunquismo" e il "pauperismo".

"chiunquismo" e "pauperismo"...

"Chiunquismo" e "Pauperismo", sono entrati o rientrati, nel vocabolario comune. 
Causa: le attuali "strane" e continue preoccupate esternazioni  di giornalisti e conduttori tv simpatizzanti del PD (...ma non solo! In quanto alle “appartenenze, in quell'ambito  politico-giornalistico di prima e seconda serata,  il discorso è a 360 gradi!), a fronte dell’inatteso nelle proporzioni  successo elettorale del M5S.
Ho visto ieri sera l'intervista di Fabio Fazio a Giovanni Floris di Ballarò. Quest'ultimo si è molto diffuso, approvato da Fazio, sul fatto che il politica emergano i valori del "dilettantismo" (vd. anche "chiunquismo")  e del "pauperismo".  Sullo stesso tema, da Fazio in tv o  sulla "Stampa" s'è ultimamente spesso soffermato lo stesso Gramellini, e così poi nella sua satira politica Crozza...ecc.ecc. Tutte persone che professionalmente, per molti versi, spesso personalmente apprezzo. Ma lo stesso, come dicevo,  è praticamente accaduto anche sul "versante di destra".
Giornalisti e commentatori politici: ho molti dubbi sulla totale giustezza e "innocenza" di questi loro ragionamenti.
E' vero che ora, in giro, con il successo di Grillo,   un po' di perplessità c'è …destando in tutti qualche preoccupazione il fatto che "uno" (il cittadino comune) possa passare dall'amministrazione del suo condominio alla presidenza di una commissione in Senato o giù di lì, ma non ci possiamo dimenticare che il vecchio cursus honorum del politico venuto dalla militanza e dalla partecipazione dei partiti d'allora, DC o PCI o PSI o MSI o altri (scuola di partito - amministrazione locale-Parlamento ecc.)  in questa cosiddetta "seconda Repubblica", da anni progressivamente non ha avuto...più corso.
Ma non è colpa del cittadino, è colpa degli "ottimati" che hanno gestito questa "recente"  politica post-caduta-muro, e di gran parte (non tutti) dei giornalisti e conduttori tv che li hanno in questi anni legittimati in quel ruolo raccontandoci persino come facevano a farsi un risotto. Si può capire, in questo, la diffidenza del M5S.
Quella che , salvo le minoritarie eccezioni che confermano la regola, è oggi divenuta una "Casta" di ottimati della politica ,ha teso ad escludere sempre più la vecchia, economicamente quasi-del -tutto disinteressata, partecipazione del cittadino alla cosa pubblica. Per anni  hanno  cooptato allo politica "alta"... si fa per dire...,  solo quei pochissimi "comuni" che potevano essere funzionali alle loro aspirazioni, non più fatte di "ideali" e di società, sulla base di quelli,  da costruire, ma agli interessi, venali, concretamente "pratici" e di piccolo cabotaggio.  Infatti quelle che ormai sono divenute  consorterie politiche, che spesso sotto l'insegna del "partito" (personale/i) fanno finta di litigare per ragioni ideali, ma che trasversali alle "sigle",  si formano "dietro le quinte", si scindono e/o diversamente si riformano soprattutto sulla base di interessi comuni del momento, tutti afferenti  alla continuità dell' "occupazione dello Stato"  da parte della "Casta". 
Assolto questo, ogni tanto, da parte della "Casta", ma in ipotesi molto subordinata, ...qualcosa  per il cittadino, ma poco e male. Hanno dovuto far ricorso ai cosiddetti "tecnici" imposti da "questa" Europa, che sotto la direzione del Dio-Euro hanno con successo "tecnicamente" ben operato, riuscendo sì a tenere in vita il "paziente" (il cittadino italiano), ma non riportandolo alla salute e a nuova vita, bensì prolungandone ed aggravandone la dolorosa agonia.
Questa "classe-casta"  di incapaci e ormai solo autorefereziali politici e tecnici, nel caso ben collocabili nella metafora dei "medici-servi", foraggiati e cointeressati alle diverse "ditte farmaceutiche"... della finanza nazionale e internazionale, con il codazzo dei loro "promotori farmaceutici" (leggi: giornalisti e conduttori tv, dalle lucieannunziate, ai fabifazzi, ai paolomieli, agli alessandrisallusti e così via...) sembra soltanto mostrare la personale preoccupazione di perdere il suo privilegiato, ma "finanziariamente" subordinato, potere con le relative e connesse, alte, prebende.
I "chiunquisti-pauperisti" faranno, nell'amministrazione della respublica, dei disastri? 
Non lo so, so solo che questi politici e tecnici "ottimati" con i loro commentatori mediatici  ne hanno già fatti abbastanza...
E che dire, per inciso, degli, spesso schierati e strapagati, odierni sondaggisti elettorali? Al loro confronto i responsi dell'Oracolo di Delfi erano....una certezza! Chi si ricorda più che il vecchio PCI aveva al suo servizio il compagno Celso Ghini, nato a Bologna il 6 dicembre 1907, deceduto a Roma il 13 dicembre 1981, che malgrado prendesse uno stipendio da fame e non avesse a sua disposizione i mezzi informatici che abbiamo oggi, le tendenze elettorali le azzeccava regolarmente, ed in base a quelle il suo partito poteva ben calibrare per la bisogna le strategie del momento. 
La Grecia odierna, incubo e spauracchio mediatico al quale dobbiamo, nel quadro della  globalizzante occidentale agonia, qui in Europa e soprattutto nel PIGS e in Italia, sottostare, sopratutto per ubbidire ai dettami del Dio-Euro, c'entra comunque: paure del ricordo della democrazia ateniese antica, della democrazia diretta, dove  ogni cittadino aveva la possibilità di proporre e votare direttamente le leggi?
Atene antica, gloriosa, ma vecchia città, piccola e non paragonabile ,si dirà (come si è detto oggi ...dell'Islanda...) ...ma, mutatis mutandis la trasposizione odierna di quella antica democrazia diretta, volendo,  è possibile...est modus in rebus...
Quindi, in soldoni, da parte dei commentatori tv italiani: paura del "pauperismo" dei "chiunquisti" grillini, paura della "folla" (che, beninteso, malgrado il "vox populi vox Dei", può anche sbagliare, vd. il "chi volete: Gesù o Barabba...")...oppure piuttosto preoccupazione per il possibile incerto mantenimento delle loro alte acquisite  (meritate   o meno, sicuramente... "marchionnizzate"!) prebende di ambito politico-giornalistico-televisivo (probabile frutto di varie pratiche servili) che in questo periodo di grave crisi generale del Paese al cittadino italiano "comune", suonano come ingiustificabili e gridano vendetta? 
Insomma cosa c'è davvero dietro il loro messaggio "edonistico-responsabile"? "La politica, a farla e a commentarla dobbiamo esser sempre noi"! 
A "pensar male si fa peccato", diceva una volta qualcuno che di queste cose se ne intendeva...ma..."quasi sempre ci s'azzecca"!

                                                                        
                 


                            Carlo Onofrio Gori

                         (qui detto "il Savonarola")                                                                                      

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